PD: Menis, su legge volontariato voto di astensione del PD
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/MPB - "Non so se ha fatto bene la
conferenza nazionale del volontariato, a cui anche l'assessore
regionale ha preso parte nei giorni scorsi, o ha fatto male la
lettera sottoscritta da oltre mille associazioni contro il testo
arrivato in Aula. Sta di fatto che la legge, dopo il percorso di
questo giorno e mezzo, ne esce molto migliorata e ciò potrebbe
garantire al volontariato e alla promozione sociale di affrontare
con serenità i prossimi anni".
A dirlo è il consigliere regionale del PD Paolo Menis che spiega:
"Da parte del nostro Gruppo vi è soddisfazione perché, anche
grazie alla nostra costanza e determinazione, sono state accolte
la stragrande maggioranza delle nostre richieste. Dalla
sottoscrizione di valori e principi fondamentali, come la
gratuità, cui abbiamo saputo trovare il giusto spazio nel testo
di legge, al riconoscimento delle reti, fino a un rinnovo del
sistema di governo, che sottolinea la dignità del volontariato e
della promozione sociale nel rapporto con le istituzioni. E
ancora, l'accoglimento della nostra proposta in merito alla
clausola valutativa, la reintroduzione di importanti funzioni in
capo al Comitato regionale del volontariato e le modifiche al
fondo di rotazione.
"Tutti elementi particolarmente positivi a cui ha contribuito
anche l'opportuna apertura dimostrata dall'assessore e dalla
maggioranza, che di questo ringraziamo.
"Nonostante tutto, non possiamo dimenticare la grande distanza
culturale palesata in questi mesi, soprattutto durante i lavori
della Commissione, relativamente all'attuazione della
sussidiarietà e della partecipazione. Diversità che è stata
percepita e fatta propria anche da tutto il mondo
dell'associazionismo. Non possiamo non considerare il lungo e
accidentato percorso che ci ha condotto fino all'Aula e dove si
sono volutamente fatti mancare gli spazi per la comprensione e
l'approfondimento di molti aspetti problematici.
"Non possiamo ignorare la totale assenza d'interesse verso questi
temi palesata dalla maggioranza, come testimonia l'assoluta
assenza di qualsiasi intervento in Aula. E non possiamo far finta
di non vedere le conseguenze di una scelta, come quella di
istituire il terzo albo dell'associazionismo generico, di cui
abbiamo più volte chiesto spiegazioni senza mai ricevere
risposta.
"Per questo oggi il nostro voto, che partiva dalla netta
contrarietà espressa rispetto al testo originariamente arrivato
in Aula, non poteva che essere di astensione, a preannunciare la
nostra volontà di ritornare sull'argomento nella prossima
legislatura".