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PD: Menis, su legge volontariato voto di astensione del PD

24.10.2012
15:00
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/MPB - "Non so se ha fatto bene la conferenza nazionale del volontariato, a cui anche l'assessore regionale ha preso parte nei giorni scorsi, o ha fatto male la lettera sottoscritta da oltre mille associazioni contro il testo arrivato in Aula. Sta di fatto che la legge, dopo il percorso di questo giorno e mezzo, ne esce molto migliorata e ciò potrebbe garantire al volontariato e alla promozione sociale di affrontare con serenità i prossimi anni".

A dirlo è il consigliere regionale del PD Paolo Menis che spiega: "Da parte del nostro Gruppo vi è soddisfazione perché, anche grazie alla nostra costanza e determinazione, sono state accolte la stragrande maggioranza delle nostre richieste. Dalla sottoscrizione di valori e principi fondamentali, come la gratuità, cui abbiamo saputo trovare il giusto spazio nel testo di legge, al riconoscimento delle reti, fino a un rinnovo del sistema di governo, che sottolinea la dignità del volontariato e della promozione sociale nel rapporto con le istituzioni. E ancora, l'accoglimento della nostra proposta in merito alla clausola valutativa, la reintroduzione di importanti funzioni in capo al Comitato regionale del volontariato e le modifiche al fondo di rotazione.

"Tutti elementi particolarmente positivi a cui ha contribuito anche l'opportuna apertura dimostrata dall'assessore e dalla maggioranza, che di questo ringraziamo.

"Nonostante tutto, non possiamo dimenticare la grande distanza culturale palesata in questi mesi, soprattutto durante i lavori della Commissione, relativamente all'attuazione della sussidiarietà e della partecipazione. Diversità che è stata percepita e fatta propria anche da tutto il mondo dell'associazionismo. Non possiamo non considerare il lungo e accidentato percorso che ci ha condotto fino all'Aula e dove si sono volutamente fatti mancare gli spazi per la comprensione e l'approfondimento di molti aspetti problematici.

"Non possiamo ignorare la totale assenza d'interesse verso questi temi palesata dalla maggioranza, come testimonia l'assoluta assenza di qualsiasi intervento in Aula. E non possiamo far finta di non vedere le conseguenze di una scelta, come quella di istituire il terzo albo dell'associazionismo generico, di cui abbiamo più volte chiesto spiegazioni senza mai ricevere risposta.

"Per questo oggi il nostro voto, che partiva dalla netta contrarietà espressa rispetto al testo originariamente arrivato in Aula, non poteva che essere di astensione, a preannunciare la nostra volontà di ritornare sull'argomento nella prossima legislatura".