Pdl: Marin, basito da risposta Seganti su turismo a Grado
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/AB - "Resto basito dalla risposta
fornita in Aula dall'assessore al Turismo Federica Seganti in
merito alla rendicontazione del progetto dell'albergo diffuso di
Grado Laguna D'Oro e delle presenze turistiche registrate durante
l'ultima stagione estiva".
Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin in
seguito alla risposta dell'assessore Seganti a un'interrogazione
a risposta immediata, presentata dallo stesso Marin, nella quale
si chiedeva di conoscere lo stato della rendicontazione del
progetto dell'albergo diffuso di Grado Laguna D'Oro e le presenza
turistiche registrate durante l'ultima stagione estiva del 2012.
Nell'interrogazione si evidenziava che la Regione ha finanziato
il Comune di Grado con quasi 2 milioni di euro per la
realizzazione dell'albergo diffuso in laguna. Progetto che, a
causa di alcune modifiche apportate nel 2008 dalla giunta
Olivotto, ha subito un ritardo nella realizzazione. Dopo
innumerevoli annunci - si legge ancora nell'interrogazione - solo
a maggio di quest'anno è stato parzialmente e ufficialmente
inaugurato l'Albergo diffuso e, come previsto dalla normativa, si
è costituita la società Laguna D'Oro per la gestione dello
stesso, con la partecipazione del 10% del Comune di Grado
beneficiario del contributo, mentre una quota relativa
all'investimento pubblico presso l'ex caserma della Guardia di
Finanza dell'Isola di Porto Buso non è stata realizzata per un
importo di quasi un milione di euro.
"L'assessore Seganti - rileva Marin - si è limitata a rispondere
esclusivamente alla prima parte dell'interrogazione, specificando
che il contributo è di 2 milioni di euro, ripartito tra il Comune
di Grado (1.350.000 euro) e i soggetti privati impresa Valle
Mezzuno, Gianni Dovier e Mario Pavan, Nhow Hotel e Palace, Gian
Mauro Tognon, Claudia Gregoratto e Lucia Temporale (650.000
euro)".
"L'assessore ha comunicato altresì - cosa peraltro già conosciuta
- che il ritardo per la ristrutturazione della caserma della
Guardia di Finanza di Porto Buso è dovuto a un blocco dovuto alla
Soprintendenza dei Beni Culturali, e solo il 1 agosto di
quest'anno è stato approvato il nuovo progetto, ora al vaglio
della Direzione regionale dei Lavori pubblici per l'ammissibilità
del contributo".
"Ricordo - prosegue l'esponente del Pdl - che il contribuito era
destinato alla ricettività alberghiera e mi auguro che così
effettivamente sia, visto che si vocifera che potrebbe essere,
invece, finalizzato alla realizzazione di una sorta di centro
visite e Museo della Laguna, che apporterebbe un costo di
gestione insostenibile da parte della collettività".
"Per quanto riguarda l'ultima parte dell'interrogazione, nella
quale chiedevo il numero delle presenze turistiche registrate
complessivamente durante la stagione estiva dalle strutture
private, l'assessore Seganti ha risposto che non le può fornire,
in quanto dato sensibile coperto da privacy. Non commento nemmeno
una risposta simile. Ricordo solamente che ho chiesto il numero
complessivo della presenze, e non i nomi e cognomi delle persone
che hanno soggiornato. Se si ritiene - conclude Marin - che chi
ha beneficiato di un contributo pubblico non sia tenuto a far
conoscere il proprio operato, come diceva Andreotti, a pensar
male si fa peccato, ma spesso ci si indovina".