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Pdl: Marin, basito da risposta Seganti su turismo a Grado

24.10.2012
15:17
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/AB - "Resto basito dalla risposta fornita in Aula dall'assessore al Turismo Federica Seganti in merito alla rendicontazione del progetto dell'albergo diffuso di Grado Laguna D'Oro e delle presenze turistiche registrate durante l'ultima stagione estiva".

Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin in seguito alla risposta dell'assessore Seganti a un'interrogazione a risposta immediata, presentata dallo stesso Marin, nella quale si chiedeva di conoscere lo stato della rendicontazione del progetto dell'albergo diffuso di Grado Laguna D'Oro e le presenza turistiche registrate durante l'ultima stagione estiva del 2012.

Nell'interrogazione si evidenziava che la Regione ha finanziato il Comune di Grado con quasi 2 milioni di euro per la realizzazione dell'albergo diffuso in laguna. Progetto che, a causa di alcune modifiche apportate nel 2008 dalla giunta Olivotto, ha subito un ritardo nella realizzazione. Dopo innumerevoli annunci - si legge ancora nell'interrogazione - solo a maggio di quest'anno è stato parzialmente e ufficialmente inaugurato l'Albergo diffuso e, come previsto dalla normativa, si è costituita la società Laguna D'Oro per la gestione dello stesso, con la partecipazione del 10% del Comune di Grado beneficiario del contributo, mentre una quota relativa all'investimento pubblico presso l'ex caserma della Guardia di Finanza dell'Isola di Porto Buso non è stata realizzata per un importo di quasi un milione di euro.

"L'assessore Seganti - rileva Marin - si è limitata a rispondere esclusivamente alla prima parte dell'interrogazione, specificando che il contributo è di 2 milioni di euro, ripartito tra il Comune di Grado (1.350.000 euro) e i soggetti privati impresa Valle Mezzuno, Gianni Dovier e Mario Pavan, Nhow Hotel e Palace, Gian Mauro Tognon, Claudia Gregoratto e Lucia Temporale (650.000 euro)".

"L'assessore ha comunicato altresì - cosa peraltro già conosciuta - che il ritardo per la ristrutturazione della caserma della Guardia di Finanza di Porto Buso è dovuto a un blocco dovuto alla Soprintendenza dei Beni Culturali, e solo il 1 agosto di quest'anno è stato approvato il nuovo progetto, ora al vaglio della Direzione regionale dei Lavori pubblici per l'ammissibilità del contributo".

"Ricordo - prosegue l'esponente del Pdl - che il contribuito era destinato alla ricettività alberghiera e mi auguro che così effettivamente sia, visto che si vocifera che potrebbe essere, invece, finalizzato alla realizzazione di una sorta di centro visite e Museo della Laguna, che apporterebbe un costo di gestione insostenibile da parte della collettività".

"Per quanto riguarda l'ultima parte dell'interrogazione, nella quale chiedevo il numero delle presenze turistiche registrate complessivamente durante la stagione estiva dalle strutture private, l'assessore Seganti ha risposto che non le può fornire, in quanto dato sensibile coperto da privacy. Non commento nemmeno una risposta simile. Ricordo solamente che ho chiesto il numero complessivo della presenze, e non i nomi e cognomi delle persone che hanno soggiornato. Se si ritiene - conclude Marin - che chi ha beneficiato di un contributo pubblico non sia tenuto a far conoscere il proprio operato, come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina".