PD:Brandolin,traffico pesante nel monfalconese,Regione sfuggente
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/MPB - "Ormai da tempo sulla
viabilità ordinaria (strade comunali, provinciali, regionali,
anche in zone ad alta intensità abitativa) tra il Porto di
Monfalcone e la zona industriale di San Giorgio di Nogaro esiste
un intenso traffico di mezzi pesanti che trasportano bramme
siderurgiche.
Questo intenso traffico di mezzi pesanti su viabilità di diverso
tipo, compresa quella turistica, alcune delle quali sono state
peraltro oggetto di recente da rifacimenti e rivisitazioni (come
via Grado a Monfalcone, con manto stradale e rotonde praticamente
nuovi), mette in pericolo sia la sicurezza del traffico normale
(automobilistico e non) che la 'tenuta' della sede stradale e
delle opere connesse (incroci, rotonde, ponti, ecc), tanto che si
possono vedere già cordoli danneggiati e avvallamenti sul manto
stradale.
In merito il consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin ha
interrogato l'assessore Riccardi ponendo due quesiti a partire
dal fatto che dal Porto di Monfalcone esiste una comoda
connessione sia alla viabilità autostradale che alla rete
ferroviaria (in passato sono stati effettuati investimenti di
milioni di euro per collegare i porti anche con le rete
ferroviaria sia a Monfalcone che a San Giorgio di Nogaro), e che
lo spostamento del traffico da autostrada e ferrovia alla
viabilità ordinaria sarebbe dovuto sia all'aumento di peso delle
bramme (che rendono i convogli 'carichi eccezionali' per
l'autostrada) che alle politiche regionali di supporto al sistema
trasportistico.
Brandolin ha chiesto a Riccardi se intende intervenire presso la
partecipata Autovie Venete per riconsiderare tempi, modi e costi
per permettere a questi mezzi, che non eccedono la normale
sagomatura, di percorrere senza salassi la rete autostradale e
se intende rivedere le politiche regionali di supporto al sistema
trasportistico per riportare su ferro parte del traffico, poiché
il regolamento vigente di fatto privilegia il trasporto su gomma
erogando 4 milioni di euro di contributi quasi esclusivamente
verso questo.
"Nella risposta di Riccardi - fa notare il consigliere - prima si
nega che il problema esista solo perché non ci sono segnalazioni
di danni alla Regione da parte dei gestori delle arterie
stradali, ma è proprio di questi giorni, guarda caso, il
rifacimento di ampi tratti di via Colombo/via Boito a Monfalcone,
ovvero la strada che esce dal Porto verso via Grado.
"Poi - prosegue Brandolin - c'è un debole impegno a verificare il
regolamento contributivo, fatto a braccio senza esplicitarlo
nella risposta ufficiale, perché il solo adeguare
l'infrastruttura non basta, evidentemente, a convincere le
aziende a spostarsi su ferro.
"E scaricare sui sindaci la responsabilità di fermare il traffico
pesante con una loro ordinanza, come suggerisce Riccardi, non mi
sembra corretto - chiude il consigliere PD - perché la Regione ha
la possibilità di intervenire, come detto, e perché così facendo
le aziende trasportistiche non vedrebbero risolti i problemi dei
costi di passaggio, gomma o ferro che sia".