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PD:Brandolin,traffico pesante nel monfalconese,Regione sfuggente

24.10.2012
18:57
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/MPB - "Ormai da tempo sulla viabilità ordinaria (strade comunali, provinciali, regionali, anche in zone ad alta intensità abitativa) tra il Porto di Monfalcone e la zona industriale di San Giorgio di Nogaro esiste un intenso traffico di mezzi pesanti che trasportano bramme siderurgiche.

Questo intenso traffico di mezzi pesanti su viabilità di diverso tipo, compresa quella turistica, alcune delle quali sono state peraltro oggetto di recente da rifacimenti e rivisitazioni (come via Grado a Monfalcone, con manto stradale e rotonde praticamente nuovi), mette in pericolo sia la sicurezza del traffico normale (automobilistico e non) che la 'tenuta' della sede stradale e delle opere connesse (incroci, rotonde, ponti, ecc), tanto che si possono vedere già cordoli danneggiati e avvallamenti sul manto stradale.

In merito il consigliere regionale del PD Giorgio Brandolin ha interrogato l'assessore Riccardi ponendo due quesiti a partire dal fatto che dal Porto di Monfalcone esiste una comoda connessione sia alla viabilità autostradale che alla rete ferroviaria (in passato sono stati effettuati investimenti di milioni di euro per collegare i porti anche con le rete ferroviaria sia a Monfalcone che a San Giorgio di Nogaro), e che lo spostamento del traffico da autostrada e ferrovia alla viabilità ordinaria sarebbe dovuto sia all'aumento di peso delle bramme (che rendono i convogli 'carichi eccezionali' per l'autostrada) che alle politiche regionali di supporto al sistema trasportistico.

Brandolin ha chiesto a Riccardi se intende intervenire presso la partecipata Autovie Venete per riconsiderare tempi, modi e costi per permettere a questi mezzi, che non eccedono la normale sagomatura, di percorrere senza salassi la rete autostradale e se intende rivedere le politiche regionali di supporto al sistema trasportistico per riportare su ferro parte del traffico, poiché il regolamento vigente di fatto privilegia il trasporto su gomma erogando 4 milioni di euro di contributi quasi esclusivamente verso questo.

"Nella risposta di Riccardi - fa notare il consigliere - prima si nega che il problema esista solo perché non ci sono segnalazioni di danni alla Regione da parte dei gestori delle arterie stradali, ma è proprio di questi giorni, guarda caso, il rifacimento di ampi tratti di via Colombo/via Boito a Monfalcone, ovvero la strada che esce dal Porto verso via Grado.

"Poi - prosegue Brandolin - c'è un debole impegno a verificare il regolamento contributivo, fatto a braccio senza esplicitarlo nella risposta ufficiale, perché il solo adeguare l'infrastruttura non basta, evidentemente, a convincere le aziende a spostarsi su ferro.

"E scaricare sui sindaci la responsabilità di fermare il traffico pesante con una loro ordinanza, come suggerisce Riccardi, non mi sembra corretto - chiude il consigliere PD - perché la Regione ha la possibilità di intervenire, come detto, e perché così facendo le aziende trasportistiche non vedrebbero risolti i problemi dei costi di passaggio, gomma o ferro che sia".