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Pdl: creare zone franche urbane nelle zone di confine

25.10.2012
15:14
(ACON) Trieste, 25 ott - COM/AB - "La Regione ritiene che le realtà di confine del Friuli Venezia Giulia possano ancora essere inserite nelle Zone franche urbane (ZFU)". Ad annunciarlo, i consiglieri regionali del Pdl Franco Baritussio, Roberto Marin e Roberto Novelli a seguito della risposta dell'assessore alle Finanze Sandra Savino a un'interrogazione nella quale si chiedeva quali azioni urgenti intenda intraprendere l'Amministrazione regionale per non vedere escluse da progetti di ZFU le aree di confine del FVG.

Nell'interrogazione si evidenziava che nel decreto sviluppo appena varato dal Governo Monti ritornano a essere previste le ZFU, all'interno delle quali le piccole imprese delle aree a rischio potranno usufruire di esenzioni dal pagamento delle imposte su redditi, Irap, imposta sugli immobili e contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, con sgravi che dovrebbero ammontare a un massimo di 200.000 euro, secondo la disciplina del de minimis. Fra le aree considerate a rischio risultano esservi 22 città, fra le quali le più a nord sono le sole Massa-Carrara (Toscana) e Ventimiglia (Liguria).

"Nella sua risposta - rilevano Baritussio, Marin e Novelli - l'assessore Savino ha precisato che la normativa che dispone le agevolazioni per le imprese presenti nelle ZFU prevede che il CIPE, su proposta del ministero dello Sviluppo economico, di concerto con ministro del Lavoro, debba provvedere alla definizione dei criteri per l'allocazione delle risorse e per l'individuazione e selezione delle ZFU sulla base di parametri socio-economici rappresentativi dei fenomeni di degrado urbano e sociale. Criteri che, in base all'articolo 3 della legge Sviluppo (n.99/2009), devono essere aggiornati allo scopo di incrementare progressivamente la distribuzione territoriale delle ZFU".

"Alla luce di tutto ciò, quindi, la Regione ritiene che lo strumento delle ZFU possa essere esteso anche ad alcune realtà economiche del FVG e, a tale scopo, nel luglio scorso ha avviato un tavolo tecnico con i Comuni di confine nell'ambito del quale è stato chiesto loro di individuare il disagio sociale ed economico e cercare parametri rilevabili che lo rappresentino. Le proposte saranno vagliate nella seconda riunione del tavolo che si svolgerà entro la fine di ottobre".

"Ora - proseguono gli esponenti del Pdl - è necessario proseguire su questa strada in modo rapido ed efficace, creando una convergenza con i Comuni per individuare al più presto le aree con il maggior disagio economico e inviare i dati al CIPE".

"L'auspicio che è stato fatto anche all'assessore Savino - concludono Baritussio, Marin e Novelli - è che si faccia promotrice, anche con altre iniziative, degli interessi delle aree confine del FVG. Aree che, come tutte quelle del Nord-Est, in questi ultimi anni sono state pesantemente penalizzate dalla crisi, soprattutto adesso che il Governo Monti ha ucciso il federalismo fiscale e le conseguenti attività di sviluppo".