Citt: Colussi, Centro riabilitazione disturbi alimentari
(ACON) Trieste, 25 ott - COM/AB - Rispondendo
all'interrogazione da Piero Colussi, che chiedeva lumi sull'iter
per l'avvio del Centro residenziale regionale per la
riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare,
l'assessore alla salute Luca Ciriani ha, di fatto, confermato le
paure e i timori espressi dal consigliere dei Cittadini-Libertà
Civica.
I dati inviati dai servizi territoriali per la salute mentale
alla Regione non confermerebbero la necessità di realizzare in
Friuli Venezia Giulia una struttura riabilitativa sul modello
comunità terapeutica. Infatti, secondo la Regione, i dati sulla
fuga extraregionale dei pazienti con disturbi del comportamento
alimentare coinvolgerebbero nel 2009 e 2010 15 pazienti e nel
2011 solo 9 pazienti.
Numeri - ha replicato il consigliere Colussi - assolutamente
sottostimati e a prova di ciò ha riferito i dati rilevati dagli
operatori del Dipartimento di salute mentale di Pordenone, che
indicano per quel territorio ben 12 ricoveri nel 2009 anziché 2,
nel 2010 6 ricoveri anziché 2 e nel 2011 8 ricoveri anziché 2.
A ciò si devono aggiungere i dati riguardanti i ricoveri che
avvengono in altre strutture private in Italia e che non sono
rilevabili immediatamente dagli uffici regionali.
A conclusione della sua relazione, l'assessore Ciriani ha
confermato la necessità di garantire, in alcuni casi, un percorso
extraospedaliero di tipo comunitario a indirizzo psicosociale,
esprimendo però la preferenza affinché si strutturi una rete in
stretta continuità con i servizi esistenti nei vari Dipartimenti
di salute mentale della Regione. Soluzione che, di fatto, pone
fine al progetto del Centro residenziale di valenza regionale già
previsto a San Vito al Tagliamento e fermatosi un anno fa solo
per il fallimento dell'impresa che stava ristrutturando palazzo
Senigallia su proposta della stessa ASS n. 6.
Si tratta di una decisione ingiustificata e non condivisibile -
ha replicato Colussi - e ancor più lo è la decisione del
direttore generale dell'Azienda Pordenonese di rinunciare a
questo importante progetto nonostante il Piano attuativo locale
2012 lo indichi come uno degli obiettivi prioritari. L'assessore
Ciriani, accogliendo la richiesta di Colussi, si è impegnato a
convocare quanto prima un tavolo di confronto con il sindaco di
San Vito al Tagliamento e i dirigenti della ASS n. 6 per
individuare una soluzione al problema.