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PD: Moretton, critiche terza corsia sono economiche non politiche

28.10.2012
18:15
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/AB - In merito alla terza corsia ancora una volta siamo costretti a smentire sia il Pdl che la Lega Nord ribadendo che abbiamo sempre posto un problema di ordine economico in capo alla Regione, mai una questione politica.

La puntualizzazione viene da Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, che sottolinea di aver sempre sostenuto che la Regione non aveva le coperture finanziarie per l'opera, fermo restando che si evidenziavano anche le difficoltà poste dalle banche al finanziamento richiesto.

Inutile aggiungere che i calcoli fatti e preventivati dal Governo Tondo avrebbero avuto una grossa ricaduta sulla cittadinanza del Friuli Venezia Giulia oltre, punto fondamentale, alla non certezza del finanziamento che doveva arrivare dai pedaggi degli utenti.

Pare, tristemente, che quanto sempre evidenziato sia arrivato alla luce come cruda verità. Ora si renderebbe necessario un mea culpa da parte della Giunta regionale, che ha sempre e solo osannato e difeso un'opera che veniva data per certa e finanziata, pur nella consapevolezza del grande rischio che si stava correndo e, ancor peggio, di quanto sarebbe aumentato il danno economico di investimento per la nostra Regione.

Credo si possa dire - aggiunge Moretton - che il problema politico o, meglio, l'uso populista degli annunciati veda colpevoli consapevoli solo Tondo e la sua Giunta. Certo è che Tondo non solo fa una brutta figura, ma dimostra anche un'incompetenza e un'ingenuità a dir poco preoccupanti, che lasciano notevoli perplessità e soprattutto evidenziano il danno conseguente che peserà sul futuro della Regione.

La realtà che si prospetta ora lascia molto amaro in bocca ma, ancor di più, ci rende tutti consapevoli del rischio concreto del futuro di Autovie Venete e di una situazione quasi immobile rispetto al potenziale economico e di sviluppo per il territorio regionale. A questo punto c'è solo da augurarsi che questa Giunta prenda consapevolezza dello stato in cui si è imbrigliata e trovi il modo di uscire quanto prima da questa situazione di quasi impotenza.

Non possiamo permetterci una situazione di stallo, perché troppo graverebbe sull'economia della nostra regione già messa a dura prova. Non basta più una difesa a buon mercato, sono necessari azione, impegno e soprattutto chiarezza. Tondo e Riccardi lo devono prima di tutto ai cittadini, ma anche e non ultimo a tutto il Consiglio regionale, che più volte ha richiamato l'attenzione su quelle problematiche che ora rischiano di inibire il progetto.

Il ritardo dell'avvio dei lavori per un progetto tanto conclamato e che doveva trovare realizzo a breve - conclude Moretton - è comunque una grave perdita trattandosi di piani di lavoro programmati e prestabiliti che, non trovando immediato realizzo, costituiscono un notevole costo aggiuntivo.