PD: Moretton, critiche terza corsia sono economiche non politiche
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/AB - In merito alla terza corsia
ancora una volta siamo costretti a smentire sia il Pdl che la
Lega Nord ribadendo che abbiamo sempre posto un problema di
ordine economico in capo alla Regione, mai una questione
politica.
La puntualizzazione viene da Gianfranco Moretton, capogruppo PD
in Consiglio regionale, che sottolinea di aver sempre sostenuto
che la Regione non aveva le coperture finanziarie per l'opera,
fermo restando che si evidenziavano anche le difficoltà poste
dalle banche al finanziamento richiesto.
Inutile aggiungere che i calcoli fatti e preventivati dal Governo
Tondo avrebbero avuto una grossa ricaduta sulla cittadinanza del
Friuli Venezia Giulia oltre, punto fondamentale, alla non
certezza del finanziamento che doveva arrivare dai pedaggi degli
utenti.
Pare, tristemente, che quanto sempre evidenziato sia arrivato
alla luce come cruda verità. Ora si renderebbe necessario un mea
culpa da parte della Giunta regionale, che ha sempre e solo
osannato e difeso un'opera che veniva data per certa e
finanziata, pur nella consapevolezza del grande rischio che si
stava correndo e, ancor peggio, di quanto sarebbe aumentato il
danno economico di investimento per la nostra Regione.
Credo si possa dire - aggiunge Moretton - che il problema
politico o, meglio, l'uso populista degli annunciati veda
colpevoli consapevoli solo Tondo e la sua Giunta. Certo è che
Tondo non solo fa una brutta figura, ma dimostra anche
un'incompetenza e un'ingenuità a dir poco preoccupanti, che
lasciano notevoli perplessità e soprattutto evidenziano il danno
conseguente che peserà sul futuro della Regione.
La realtà che si prospetta ora lascia molto amaro in bocca ma,
ancor di più, ci rende tutti consapevoli del rischio concreto del
futuro di Autovie Venete e di una situazione quasi immobile
rispetto al potenziale economico e di sviluppo per il territorio
regionale. A questo punto c'è solo da augurarsi che questa Giunta
prenda consapevolezza dello stato in cui si è imbrigliata e trovi
il modo di uscire quanto prima da questa situazione di quasi
impotenza.
Non possiamo permetterci una situazione di stallo, perché troppo
graverebbe sull'economia della nostra regione già messa a dura
prova. Non basta più una difesa a buon mercato, sono necessari
azione, impegno e soprattutto chiarezza. Tondo e Riccardi lo
devono prima di tutto ai cittadini, ma anche e non ultimo a tutto
il Consiglio regionale, che più volte ha richiamato l'attenzione
su quelle problematiche che ora rischiano di inibire il progetto.
Il ritardo dell'avvio dei lavori per un progetto tanto conclamato
e che doveva trovare realizzo a breve - conclude Moretton - è
comunque una grave perdita trattandosi di piani di lavoro
programmati e prestabiliti che, non trovando immediato realizzo,
costituiscono un notevole costo aggiuntivo.