Commissione Pari opportunità su sfregio a cartelloni femminili
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - La Commissione regionale per
le Pari opportunità non può che inorridire di fronte allo sfregio
fatto ai cartelloni femminili esposti sugli autobus a Trieste: la
dice lunga sulla cultura che accompagna gesti di questo tipo.
Il principio elementare del rispetto della dignità della donna
viene completamente ignorato. Le nuove immmagini di donne reali e
non stereotipate, di donne che rappresentino la normalità, di
donne che studiano, lavorano, che vivono una sana vita familiare
hanno forse bisogno di più efficaci mezzi di tutela? È forse per
questo che non si vuole nemmeno ampliare gli spazi politici
destinati al mondo femminile che vuole cimentarsi in questo
contesto? Non è che la nuova immagine della donna che non sia
usata per ingannevoli pubblicità commerciali, ma che sia
rappresentata come persona impegnata culturalmente e
politicamente per la crescita professionale e civile delle donne
può essere all'origine di atti di così dubbia intelligenza?
C'è qualcosa che non va nella differenza che riscontriamo tra
milioni di donne italiane e la loro prevalente rappresentazione,
ed è questo che i cartelli esposti volevano porre in evidenza, ma
è chiaro che questo messaggio non è stato ancora una volta
compreso e che strumentalizzare l'immagine femminile è pratica
che dura da troppo tempo ed è ora di contrastarla fermamente.