PD: un vero pasticcio la riforma del governo dei territori montani
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/AB - Le dichiarazioni di qualche
esponente della maggioranza, che dichiara di stare con i sindaci
e di condividere le loro preoccupazioni in merito alla necessità
di risolvere le difficoltà della legge regionale 14 del 2011 che
rallentano l'istituzione delle Unioni montane, vengono commentate
dai consiglieri regionali del PD Franco Iacop, Sandro Della Mea e
Enzo Marsilio.
"Ci fa piacere, anche se con un po' di ritardo, che qualcuno
all'interno della stessa maggioranza si accorga finalmente dei
danni che si stanno provocando con i maldestri tentativi di
riforma del governo dei territori montani. È però difficile
condividere queste analisi quando si sostiene che i rallentamenti
che impediscono di attuare i cambiamenti sono dovuti solo al
passaggio di consegne delle deleghe in Regione, e soprattutto non
si possono ignorare le precise responsabilità di chi, di fatto,
ha paralizzato per l'intera durata del suo mandato l'attività
amministrativa dei comprensori montani".
"Dov'erano questi signori quando la loro maggioranza ha deciso di
commissariare le Comunità montane, bloccando sin dal luglio del
2009 i loro progetti di sviluppo? E dov'erano quando nel 2011 è
stata approvato una legge che invece di razionalizzare
l'ordinamento locale della montagna ha finito per complicarlo? E
di chi sarebbe la responsabilità, se non della giunta Tondo e
della sua maggioranza, se ancora alla fine del 2012 si brancola
nel buio a causa della troppa confusione che regna in materia di
competenze e funzioni che impedisce di approvare gli statuti dei
nuovi Enti e delle tante inadempienze dell'Amministrazione
regionale che, tra le altre cose, non ha provveduto, come
previsto dalla normativa, al riordino della legislazione della
montagna, né alla predisposizione dei piani dei Comuni di
vallata, né all'istituzione della Conferenza permanente della
montagna?"
"Si tratta di un vero pasticcio, come da tempo abbiamo
evidenziato - concludono i consiglieri regionali del PD - e
purtroppo più passa il tempo e più aumenta la confusione, tanto
che nessuno è in grado di capire se il progetto di riforma voluto
sia una copia delle vecchie Comunità montane o preveda
l'istituzione di un grande comune. La situazione è grave e il
malessere e il malumore sta diventando protesta. Per poter
concordare il da farsi abbiamo invitato gli amministratori della
montagna a un incontro, fissato per martedì prossimo a Gemona".