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PD: un vero pasticcio la riforma del governo dei territori montani

31.10.2012
13:13
(ACON) Trieste, 31 ott - COM/AB - Le dichiarazioni di qualche esponente della maggioranza, che dichiara di stare con i sindaci e di condividere le loro preoccupazioni in merito alla necessità di risolvere le difficoltà della legge regionale 14 del 2011 che rallentano l'istituzione delle Unioni montane, vengono commentate dai consiglieri regionali del PD Franco Iacop, Sandro Della Mea e Enzo Marsilio.

"Ci fa piacere, anche se con un po' di ritardo, che qualcuno all'interno della stessa maggioranza si accorga finalmente dei danni che si stanno provocando con i maldestri tentativi di riforma del governo dei territori montani. È però difficile condividere queste analisi quando si sostiene che i rallentamenti che impediscono di attuare i cambiamenti sono dovuti solo al passaggio di consegne delle deleghe in Regione, e soprattutto non si possono ignorare le precise responsabilità di chi, di fatto, ha paralizzato per l'intera durata del suo mandato l'attività amministrativa dei comprensori montani".

"Dov'erano questi signori quando la loro maggioranza ha deciso di commissariare le Comunità montane, bloccando sin dal luglio del 2009 i loro progetti di sviluppo? E dov'erano quando nel 2011 è stata approvato una legge che invece di razionalizzare l'ordinamento locale della montagna ha finito per complicarlo? E di chi sarebbe la responsabilità, se non della giunta Tondo e della sua maggioranza, se ancora alla fine del 2012 si brancola nel buio a causa della troppa confusione che regna in materia di competenze e funzioni che impedisce di approvare gli statuti dei nuovi Enti e delle tante inadempienze dell'Amministrazione regionale che, tra le altre cose, non ha provveduto, come previsto dalla normativa, al riordino della legislazione della montagna, né alla predisposizione dei piani dei Comuni di vallata, né all'istituzione della Conferenza permanente della montagna?"

"Si tratta di un vero pasticcio, come da tempo abbiamo evidenziato - concludono i consiglieri regionali del PD - e purtroppo più passa il tempo e più aumenta la confusione, tanto che nessuno è in grado di capire se il progetto di riforma voluto sia una copia delle vecchie Comunità montane o preveda l'istituzione di un grande comune. La situazione è grave e il malessere e il malumore sta diventando protesta. Per poter concordare il da farsi abbiamo invitato gli amministratori della montagna a un incontro, fissato per martedì prossimo a Gemona".