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LN: De Mattia, trattenere in regione tasse di chi le versa a Roma

02.11.2012
09:58
(ACON) Trieste, 2 nov - COM/AB - "Lavorano in Friuli Venezia Giulia, usufruiscono del Servizio sanitario e assistenziale della nostra regione, ma versano le tasse a Roma. Quanti dipendenti pubblici e privati sono in questa situazione? E quanto perde la Regione non trattenendo l'Irpef di questi lavoratori?".

Lo chiede Ugo De Mattia, vicecapogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, alla Giunta con un'interrogazione.

De Mattia ricorda che "di mese in mese, le richieste che lo Stato avanza alla nostra Regione si fanno più esose. Numeri alla mano, dovremo trasferire alle capaci (nel senso di grandi) casse romane 737 milioni nel 2012 e oltre un miliardo nel 2013. In un momento delicato come questo, è doveroso che la Regione si dimostri responsabile e matura e contribuisca al risanamento dei conti pubblici. Ma è altrettanto corretto che Roma ci riconosca quanto ci spetta sull'Irpef".

Spiega ancora De Mattia: "Alla Regione spettano i sei decimi del gettito d'imposta del reddito delle persone fisiche riscossi nel territorio regionale. Ma l'Irpef dei dipendenti di aziende private con sede legale fuori Regione non viene versata nelle casse regionali. Non solo: sono moltissimi i dipendenti statali che lavorano nel territorio regionale, ma che versano l'imposta direttamente nelle casse dello Stato. Tutti questi cittadini sono comunque a carico del bilancio regionale per quanto riguarda il settore del welfare e del Servizio sanitario regionale".

Ancora De Mattia: "Chiedo alla Regione il numero esatto complessivo dei dipendenti che non versano l'Irpef nella nostra regione. Siamo pronti ai sacrifici, ma non a farci vessare in modo iniquo".

De Mattia ricorda che "questa interrogazione è legata a doppio filo alla mozione, presentata dal sottoscritto e dal gruppo della Lega e approvata a larga maggioranza dal Consiglio, che chiede alla Regione di rinegoziare il patto fiscale con Roma, azzerando il patto Tremonti, ormai carta straccia, trattenendo l'Irpef dei dipendenti pubblici e privati che lavorano qui, ma pagano le tasse a Roma. E rifiutando balzelli inaccettabili sulla sanità, comparto che il Friuli Venezia Giulia gestisce e si paga in totale autonomia. Con standard di eccellenza assoluta".