PD: Brussa, a Monfalcone niente sconti su salute e ambiente
(ACON) Trieste, 6 nov - COM/MPB - "La salute dei cittadini e la
salubrità dell'ambiente rimangono elementi prioritari rispetto a
tutto il resto. Non a caso questo tema è diventato di stretta
attualità per i casi dell'Ilva di Taranto e della Ferriera di
Trieste. Anche se qui si parla di un livello di inquinamento che
non è certamente paragonabile alle emissioni prodotte della
centrale termoelettrica di Monfalcone, serve comunque prestare
grande attenzione all'impatto che quell'impianto ha sulla salute
dei cittadini e dell'ambiente".
L'invito arriva dal consigliere regionale del Partito Democratico
Franco Brussa a poche ore sia dalla presentazione del piano
industriale di A2A, società che gestisce la centrale
monfalconese, sia dalla conferenza stampa convocata dal sindaco
di Monfalcone Silvia Altran per parlare del Tavolo tecnico
ambientale. Uno strumento di controllo che, sostenuto dal Comune
e da A2A, in assoluta trasparenza, dovrebbe fornire tutte le
informazioni riguardanti gli effetti ambientali connessi al
funzionamento della centrale, oltre che valutare eventuali azioni
e interventi aggiuntivi, rispetto a quelli che già la proprietà
del sito energetico monfalconese è chiamata a rispettare per
legge.
"Pur nel rispetto della legittima autonomia del Comune di
Monfalcone a sottoscrivere questi accordi, credo che l'obiettivo
debba essere quello di garantire e salvaguardare un territorio
ben più vasto di quello comunale. Va anche evidenziato con
preoccupazione il fatto che non si parli più di riconversione a
metano del sito energetico, ma ci si indirizzi verso una
soluzione tutta da verificate di carbone pulito. Ecco perché sarà
fondamentale, una volta realizzato un tanto, verificare il
riscontro attraverso le emissioni e conseguentemente capire la
bontà o meno di questo combustibile.
"Si dovrebbe inoltre cogliere l'occasione per definire
concretamente tempi e modalità di realizzazione del
teleriscaldamento, non quale elemento di compensazione, ma
risorsa da sfruttare a beneficio dei cittadini monfalconesi.
"Per quanto riguarda la compensazione economica dell'impatto che
la centrale ha sul territorio - prosegue Brussa - le poche decine
di migliaia di euro che dovrebbero essere messe a disposizione da
A2A previste dall'accordo per il Tavolo tecnico, come apparso
sulla stampa, mi sembrano del tutto inadeguate rispetto agli
effetti che comunque il sito energetico ha sul territorio.
"Del resto - conclude il consigliere regionale del PD - A2A non
può in questo fare orecchi da mercante, alla luce dei consistenti
utili che, in questi anni, la centrale di Monfalcone ha prodotto".