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PD: Codega, intollerabile la situazione al CIE di Gradisca (GO)

07.11.2012
16:44
(ACON) Trieste, 7 nov - COM/RC - Le condizioni in cui vengono tenuti gli immigrati al CIE (Centro di identificazione ed espulsione) di Gradisca d'Isonzo (GO) sono assolutamente intollerabili: è la denuncia avanzata dal consigliere regionale del PD Franco Codega, che aveva già reso la questione oggetto di una sua recente interrogazione alla Giunta.

Sono di pochi giorni fa - rende noto l'esponente del PD - gli ultimi tentativi di fuga da parte di decine di immigrati e gli episodi di violenza che, a detta di notizie stampa, la polizia interna avrebbe perpetrato per riportare la calma. È sconcertante che, di fronte a tali episodi, l'unica risposta che le istituzioni sanno dare è porre ulteriori reti sui muri di cinta. Una risposta del tutto repressiva.

Non ci si pone la domanda del perché si assista con tanta frequenza a episodi di fuga, si risponde solo aumentando la repressione e la contenzione. Eppure non ci vuole molto a capire - accusa Codega. Basta andare, come noi siamo andati, a visitare quel luogo di detenzione e vedere come si vive là dentro: quattro ore di aria libera al giorno, in cortili racchiusi da gabbie di sbarre di acciaio come in uno zoo; divieto di mangiare in mense comuni; uso del telefono per soli 7 minuti ogni 10 giorni; somministrazione quotidiana di psicofarmaci per il 50% degli ospiti; mancanza totale di animazione sociale interna; persone al limite della tenuta psichica.

Invece di mettere ulteriori reti - è il suggerimento del consigliere regionale del PD - sarebbe più saggio predisporre condizioni di vita più umane: costerebbe senz'altro di meno e forse assisteremmo a minori tentativi di fuga.