PD: Codega, intollerabile la situazione al CIE di Gradisca (GO)
(ACON) Trieste, 7 nov - COM/RC - Le condizioni in cui vengono
tenuti gli immigrati al CIE (Centro di identificazione ed
espulsione) di Gradisca d'Isonzo (GO) sono assolutamente
intollerabili: è la denuncia avanzata dal consigliere regionale
del PD Franco Codega, che aveva già reso la questione oggetto di
una sua recente interrogazione alla Giunta.
Sono di pochi giorni fa - rende noto l'esponente del PD - gli
ultimi tentativi di fuga da parte di decine di immigrati e gli
episodi di violenza che, a detta di notizie stampa, la polizia
interna avrebbe perpetrato per riportare la calma. È sconcertante
che, di fronte a tali episodi, l'unica risposta che le
istituzioni sanno dare è porre ulteriori reti sui muri di cinta.
Una risposta del tutto repressiva.
Non ci si pone la domanda del perché si assista con tanta
frequenza a episodi di fuga, si risponde solo aumentando la
repressione e la contenzione. Eppure non ci vuole molto a capire
- accusa Codega. Basta andare, come noi siamo andati, a visitare
quel luogo di detenzione e vedere come si vive là dentro: quattro
ore di aria libera al giorno, in cortili racchiusi da gabbie di
sbarre di acciaio come in uno zoo; divieto di mangiare in mense
comuni; uso del telefono per soli 7 minuti ogni 10 giorni;
somministrazione quotidiana di psicofarmaci per il 50% degli
ospiti; mancanza totale di animazione sociale interna; persone al
limite della tenuta psichica.
Invece di mettere ulteriori reti - è il suggerimento del
consigliere regionale del PD - sarebbe più saggio predisporre
condizioni di vita più umane: costerebbe senz'altro di meno e
forse assisteremmo a minori tentativi di fuga.