Citt: Colussi, reperire in finanziaria risorse per la cultura
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - Se i numeri della prossima
finanziaria rimarranno quelli annunciati in VI Commissione
consiliare dall'assessore Elio De Anna è facile prevedere che sul
settore della cultura calerà definitivamente il sipario.
Lo sostiene Piero Colussi, consigliere regionale dei
Cittadini-Libertà Civica, che aggiunge.
Rispetto all'anno precedente si tratta di una riduzione
astronomica, che sfiora il 63%, in quanto i fondi previsti per le
attività culturali passeranno dai 34.3 milioni di euro del 2012
ai 12.5 milioni di euro del 2013: quasi 22 milioni in meno.
Un taglio enorme, insostenibile per tutto il sistema culturale
del Friuli Venezia Giulia - aggiunge Colussi - che metterà in
ginocchio quella rete di strutture culturali (teatri, cinema,
biblioteche, mediateche, ecomusei) faticosamente costruita in
tutti questi anni. Anche il calendario delle tante
manifestazioni, festival, rassegne, concerti che si svolgono in
tutto il territorio regionale subirà un drastico
ridimensionamento, con tutto quello che ne consegue anche in
termini di occupazione.
Ancora una volta, pur comprendendo le difficoltà del bilancio
regionale, la cultura rischia di fare la parte del vaso di coccio
in mezzo ai vasi di ferro, con il rischio concreto però che
questa volta non sarà possibile raccogliere e aggiustare i tanti
cocci che si verranno a produrre.
L'assessore Elio De Anna, che non ha nascosto la sua forte
preoccupazione per il prossimo futuro e di aver pensato anche
alla possibilità di lasciare il suo incarico, ha anticipato che
sarà costretto ad azzerare completamente i fondi di tantissime
realtà e che, per le più significative, comunque dovrà operare
una riduzione del 50%.
Uno scenario di devastazione dalle conseguenze imprevedibili e
irreversibili. Mi rivolgo al presidente della Regione Renzo Tondo
e alla sua sensibilità - conclude Colussi - affinché riesca a
scongiurare questo disastro annunciato e individui nelle pieghe
del bilancio quelle risorse necessarie per impedire questa
deprecabile eventualità. Per raggiungere questo obbiettivo sono
necessari almeno 10 milioni di euro e mi auguro che con un po' di
buona volontà si riescano a trovare quanto prima.