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PD: Brussa, per nuova occupazione Selex consideri i nostri giovani

08.11.2012
12:24
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - Al salone aeronautico di Farnborough in Inghilterra, Selex Galileo ha firmato contratti per commesse per 5 milioni di euro, ma nelle settimane passate la società di Finmeccanica ha acquisito ulteriori contratti per un importo complessivo di 20 milioni euro, dimostrando che l'azienda che produce velivoli teleguidati per uso civile e militare e che ha a Ronchi uno stabilimento che dà lavoro a 220 unità dirette (a cui si aggiungono una settantina di impiegati di aziende esterne) ha davanti un futuro roseo in termini di carichi di lavoro.

A sottolinearlo è Franco Brussa, consigliere regionale del PD, che però mette in evidenza come di quel lavoro, come denunciano anche le rappresentanze sindacali unitarie di stabilimento, sembra poter usufruire solo personale che non proviene dal territorio. Le ricadute occupazionali ottenute grazie all'apprezzamento dei prodotti Selex Galileo, in particolare Falco e Mirach, favoriscono il territorio nazionale, ma sembra non quello locale.

"In un panorama non esaltante e buio per quanto attiene l'occupazione nel Monfalconese - afferma Brussa - una luce è rappresentata dalla Selex Galileo. Con soddisfazione abbiamo appreso delle commesse che sono state acquisite e che confermano la qualità dei prodotti, consentendoci di sperare in nuova occupazione, così come peraltro confermato dall'azienda stessa, che ha annunciato sia un incremento delle 290 unità oggi occupate, sia un proseguimento di investimenti nel sito ronchese per ampliare l'offerta nel settore dei servizi e delle soluzioni logistiche per i clienti".

"L'auspicio è però che questa nuova occupazione guardi con occhio di riguardo ai giovani del nostro territorio. Non per rivendicare qualche obbligo - prosegue - ma perché il nostro territorio offre professionalità utili all'azienda".

Brussa ricorda infatti come la scolarità della nostra zona sia elevata e molti ragazzi si specializzino in materie tecniche, ma siano poi obbligati ad andare fuori regione o addirittura all'estero per poter trovare un'occupazione legata agli studi compiuti. "Ci auguriamo che questa azienda guardi al locale e non faccia come altre realtà produttive", osserva il consigliere del PD riferendosi, ad esempio a Mangiarotti che nel sito monfalconese, pur avendo necessità di 50 operai specializzati non ha fatto riferimento al mercato locale, denunciando la difficoltà di reperire personale adeguatamente preparato e qualificato.

"Sembra molto strano perché molti nostri lavoratori hanno seguito dei corsi, anche di specializzazione, e non si capisce come mai offerta e domanda non coincidano. Non vorremmo - conclude - che le aziende ottenessero una serie di finanziamenti pubblici promettendo assunzioni e poi però ciò avvenisse per persone che vengono da fuori, in particolare dalle zone dell'Est. Come già fatto dai sindacati, auspico che le nuove commesse che Selex Galileo ha saputo conquistare siano l'occasione per utilizzare i tecnici e gli operai specializzati della nostra zona".