PD: Brussa, per nuova occupazione Selex consideri i nostri giovani
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - Al salone aeronautico di
Farnborough in Inghilterra, Selex Galileo ha firmato contratti
per commesse per 5 milioni di euro, ma nelle settimane passate la
società di Finmeccanica ha acquisito ulteriori contratti per un
importo complessivo di 20 milioni euro, dimostrando che l'azienda
che produce velivoli teleguidati per uso civile e militare e che
ha a Ronchi uno stabilimento che dà lavoro a 220 unità dirette (a
cui si aggiungono una settantina di impiegati di aziende esterne)
ha davanti un futuro roseo in termini di carichi di lavoro.
A sottolinearlo è Franco Brussa, consigliere regionale del PD,
che però mette in evidenza come di quel lavoro, come denunciano
anche le rappresentanze sindacali unitarie di stabilimento,
sembra poter usufruire solo personale che non proviene dal
territorio. Le ricadute occupazionali ottenute grazie
all'apprezzamento dei prodotti Selex Galileo, in particolare
Falco e Mirach, favoriscono il territorio nazionale, ma sembra
non quello locale.
"In un panorama non esaltante e buio per quanto attiene
l'occupazione nel Monfalconese - afferma Brussa - una luce è
rappresentata dalla Selex Galileo. Con soddisfazione abbiamo
appreso delle commesse che sono state acquisite e che confermano
la qualità dei prodotti, consentendoci di sperare in nuova
occupazione, così come peraltro confermato dall'azienda stessa,
che ha annunciato sia un incremento delle 290 unità oggi
occupate, sia un proseguimento di investimenti nel sito ronchese
per ampliare l'offerta nel settore dei servizi e delle soluzioni
logistiche per i clienti".
"L'auspicio è però che questa nuova occupazione guardi con occhio
di riguardo ai giovani del nostro territorio. Non per rivendicare
qualche obbligo - prosegue - ma perché il nostro territorio offre
professionalità utili all'azienda".
Brussa ricorda infatti come la scolarità della nostra zona sia
elevata e molti ragazzi si specializzino in materie tecniche, ma
siano poi obbligati ad andare fuori regione o addirittura
all'estero per poter trovare un'occupazione legata agli studi
compiuti. "Ci auguriamo che questa azienda guardi al locale e non
faccia come altre realtà produttive", osserva il consigliere del
PD riferendosi, ad esempio a Mangiarotti che nel sito
monfalconese, pur avendo necessità di 50 operai specializzati non
ha fatto riferimento al mercato locale, denunciando la difficoltà
di reperire personale adeguatamente preparato e qualificato.
"Sembra molto strano perché molti nostri lavoratori hanno seguito
dei corsi, anche di specializzazione, e non si capisce come mai
offerta e domanda non coincidano. Non vorremmo - conclude - che
le aziende ottenessero una serie di finanziamenti pubblici
promettendo assunzioni e poi però ciò avvenisse per persone che
vengono da fuori, in particolare dalle zone dell'Est. Come già
fatto dai sindacati, auspico che le nuove commesse che Selex
Galileo ha saputo conquistare siano l'occasione per utilizzare i
tecnici e gli operai specializzati della nostra zona".