PD: Moretton, finanziaria della Giunta Tondo povera e miope
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - Siamo fortemente preoccupati
delle sorti finanziarie della Regione perché non ci consentono di
guardare al futuro con la necessaria serenità, causa la poco
lungimirante politica svolta in questi anni dal centrodestra, pur
tenendo in considerazione gli sviluppi negativi dovuti anche alla
crisi economica, e quindi alla consistente diminuzione delle
entrate.
Lo sostiene Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio
regionale, che afferma di credere che la condizione
difficilissima in cui si è trovata la Giunta Tondo nella
predisposizione della finanziaria 2013 avrebbe potuto essere meno
pesante se in questa legislatura fossero state fatte scelte per
una politica di contenimenti della spesa.
Il gruppo del PD ha più volte sollecitato possibili azioni da
intraprendere, proponendo alla Giunta di procedere alla spending
review: una revisione ragionata di tutte le voci di spesa del
bilancio. Abbiamo inoltre suggerito di fare leggi per una
necessaria semplificazione della legislazione e delle procedure
conseguenti. Purtroppo non siamo stati ascoltati, e quindi la
maggioranza si trova oggi costretta a battere la strada dei
cosiddetti tagli lineari, come dichiarato dall'assessore Sandra
Savino.
Se la Giunta avesse lavorato nel senso indicato e non avesse
accettato il ricatto romano dell'allora ministro Tremonti (370
milioni per il fondo del federalismo fiscale), oggi quasi
certamente saremmo in condizioni migliori per attuare una
politica di sviluppo economico, sociale e culturale.
Il gruppo del PD non condivide l'impostazione della finanziaria
2013 e le scelte volute dalla Giunta perché prive di una
strategia di medio periodo, che si limita a un governo del
contingente in una logica di gestione del bilancio meramente
ordinaria.
La proposta del nostro gruppo consiliare si baserà quindi su
alcuni pilastri che guardano alla prospettiva legata a una
ricontrattazione col Governo nazionale delle entrate e dei tagli
che la Regione subisce, anche in materie nelle quali ha piena
potestà, nonché su una seria e meditata revisione della spesa
unica, condizione per recuperare risorse nei settori che si
considerano prioritari.
È evidente che il termine della legislatura ha messo da un lato
in luce il fallimento delle politiche di Tondo e dall'altro
l'impossibilità di raddrizzare le sorti del bilancio per il 2013.
Spetterà al centro sinistra, se vincerà le elezioni, operare
affinché nella prossima legislatura ci siano condizioni di
strategia e linea politica capaci di risollevare non solo le
sorti finanziare della Regione, ma anche d'immagine e di
autorevolezza che in questi ultimi anni Tondo ha perduto,
specialmente nei rapporti con il Governo nazionale.