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PD: Moretton, finanziaria della Giunta Tondo povera e miope

08.11.2012
15:33
(ACON) Trieste, 8 nov - COM/AB - Siamo fortemente preoccupati delle sorti finanziarie della Regione perché non ci consentono di guardare al futuro con la necessaria serenità, causa la poco lungimirante politica svolta in questi anni dal centrodestra, pur tenendo in considerazione gli sviluppi negativi dovuti anche alla crisi economica, e quindi alla consistente diminuzione delle entrate.

Lo sostiene Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, che afferma di credere che la condizione difficilissima in cui si è trovata la Giunta Tondo nella predisposizione della finanziaria 2013 avrebbe potuto essere meno pesante se in questa legislatura fossero state fatte scelte per una politica di contenimenti della spesa.

Il gruppo del PD ha più volte sollecitato possibili azioni da intraprendere, proponendo alla Giunta di procedere alla spending review: una revisione ragionata di tutte le voci di spesa del bilancio. Abbiamo inoltre suggerito di fare leggi per una necessaria semplificazione della legislazione e delle procedure conseguenti. Purtroppo non siamo stati ascoltati, e quindi la maggioranza si trova oggi costretta a battere la strada dei cosiddetti tagli lineari, come dichiarato dall'assessore Sandra Savino. Se la Giunta avesse lavorato nel senso indicato e non avesse accettato il ricatto romano dell'allora ministro Tremonti (370 milioni per il fondo del federalismo fiscale), oggi quasi certamente saremmo in condizioni migliori per attuare una politica di sviluppo economico, sociale e culturale.

Il gruppo del PD non condivide l'impostazione della finanziaria 2013 e le scelte volute dalla Giunta perché prive di una strategia di medio periodo, che si limita a un governo del contingente in una logica di gestione del bilancio meramente ordinaria.

La proposta del nostro gruppo consiliare si baserà quindi su alcuni pilastri che guardano alla prospettiva legata a una ricontrattazione col Governo nazionale delle entrate e dei tagli che la Regione subisce, anche in materie nelle quali ha piena potestà, nonché su una seria e meditata revisione della spesa unica, condizione per recuperare risorse nei settori che si considerano prioritari. È evidente che il termine della legislatura ha messo da un lato in luce il fallimento delle politiche di Tondo e dall'altro l'impossibilità di raddrizzare le sorti del bilancio per il 2013. Spetterà al centro sinistra, se vincerà le elezioni, operare affinché nella prossima legislatura ci siano condizioni di strategia e linea politica capaci di risollevare non solo le sorti finanziare della Regione, ma anche d'immagine e di autorevolezza che in questi ultimi anni Tondo ha perduto, specialmente nei rapporti con il Governo nazionale.