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PD: Menosso, il welfare Padano rimane incostituzionale

09.11.2012
11:58
(ACON) Trieste, 9 nov - COM/AB - Che l'ennesimo ricorso contro il welfare Padano sia stato notificato in ritardo è una brutta notizia. Nella sua prima versione - ricorda Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD - limitava e discriminava, sulla base della residenza, l'accesso ad alcuni servizi del sistema sociale regionale e proprio per questo era già stato considerato incostituzionale dalla Corte. Poi, la Lega ci ha riprovato, insistendo in una posizione discriminatoria ma diminuendo, con apposita legge regionale, gli anni di residenza necessari all'accesso al welfare.

Si spera - aggiunge la Menosso - che questo incidente di percorso di natura meramente formale non comprometta decisioni di merito che non potrebbero che esprimersi contro un intervento normativo palesemente incostituzionale.

Suonano fuori luogo i toni trionfalistici con cui la Lega, per voce del suo capogruppo in Consiglio regionale, Danilo Narduzzi, accoglie la notizia del ritardo di cui sopra. Non vi è, infatti, una sentenza che dichiara legittime le norme del welfare padano, non vi è alcuna pronuncia in questo senso. Quelle disposizioni, ogni qual volta sono state oggetto di giudizio, sono sempre state giudicate discriminatorie. Bene hanno fatto alcuni Comuni a disapplicarle in sede di autotutela.

La Lega - conclude l'esponente del PD - si felicita per una parziale vittoria a tavolino. Parziale perché, dovesse andar male all'impugnativa del Governo a causa del ritardo della notifica, rimarrebbe sempre la via dei Tribunali ordinari, che molti cittadini hanno interesse a percorrere e che porterà inesorabilmente all'attenzione della Corte tutte le norme discriminatorie volute dalla Lega.