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PD:Lupieri,III Commissione,indecoroso comportamento maggioranza

09.11.2012
16:24
(ACON) Trieste, 9 nov - COM/MPB - "E' poco definire vergognoso il comportamento della maggioranza di centrodestra, che senza numero legale non ha potuto aprire i lavori della III Commissione che prevedevano l'esame del ddl sulla sanità targato Tondo".

A dirlo è Sergio Lupieri, consigliere regionale del PD e vicepresidente della III Commissione consiliare.

"L'assenza di qualche consigliere di maggioranza non può essere casuale - sostiene l'esponente PD - e va ricercata nella mancata capacità di costruire quella sintesi politica necessaria per la condivisione su un provvedimento così complesso e importante. Una azienda sanitaria per area vasta o l'azienda sanitaria unica o la sede che la direzione dell'azienda giuliano-isontina dovrebbe avere a Trieste o Gorizia, sono solo alcune delle questioni sulle quali Tondo e la sua squadra non hanno fatto chiarezza.

"Forse - ipotizza Lupieri - vi sono anche nervosismi per problemi di candidature per le prossime elezioni regionali, ma si tratta comunque di uno spettacolo molto imbarazzante che probabilmente nessuno poteva prevedere, a dimostrare che la maggioranza Tondo sta molto peggio di quanto si possa immaginare.

"I lavori della Commissione prevedevano l'oltranza, proprio perché il ddl giuntale sulla riforma della sanità regionale veniva ritenuto una priorità da portare in Aula quanto prima, già alla fine di novembre. Ora - avverte il consigliere - le cose si complicano per la Giunta Tondo, perché la conferenza dei capigruppo convocata per martedì prossimo non dovrebbe poter calendarizzare per i prossimi lavori d'Aula una norma non ancora approvata in Commissione. Ma oltre al comportamento inaccettabile di questa maggioranza, ci si mette anche il Ministro della sanità Balduzzi che sta varando provvedimenti urgenti sulla sanità nazionale che andranno inevitabilmente a confliggere con la prossima futura legge regionale, qualora approvata.

"Quindi, considerata la quasi totalità di critiche al provvedimento, le incertezze all'interno della maggioranza, i prossimi provvedimenti nazionali, il poco tempo rimasto per i lavori della Commissione e dell'Aula, meglio sarebbe - conclude Lupieri - rimandare l'esame del provvedimento a tempi migliori per poter costruire una buona riforma condivisa, soprattutto nell'interesse dei cittadini".