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PD: Menosso, doppia preferenza di genere è questione di civiltà

14.11.2012
15:50
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/AB - La Camera dei deputati ha approvato la legge che introduce per le elezioni di Comuni, Province e Consigli regionali, tra l'altro, anche la doppia preferenza di genere. Prevede che si possano esprimere al massimo due preferenze e, nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.

Un voto - sottolinea Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD e vicepresidente del Consiglio regionale - che interpreta il sentimento di chi vuole una maggiore presenza delle donne in politica. Praticamente è stato approvato quanto contenuto nella proposta di legge a firma della stessa Menosso e altri consiglieri, che era stato illustrato in V Commissione ma che è rimasto lì, praticamente bloccato.

Si tratta di un provvedimento importante - evidenzia Menosso - nato per aumentare la presenza femminile negli organi elettivi e di governo del territorio, che va a modificare la legge 17/2007 sulla forma di governo il sistema elettorale regionale. Il passo avanti nella dura conquista della parità di genere fatto a livello nazionale è molto importante e dovrebbe richiamare i nostri rappresentanti politici regionali di maggioranza a un'assunzione di piena responsabilità.

Dovendo parlare di una modifica di legge statutaria - fa presente l'esponente del PD - l'approvazione ha bisogno della maggioranza qualificata e purtroppo i voti di tutta l'opposizione non sono sufficienti per la sua approvazione. Il presidente Tondo - ammonisce la Menosso - farebbe quindi bene ad attivarsi per fare in modo che la doppia preferenza di genere diventasse realtà anche in questa nostra regione: è una questione di civiltà.

Arenando furbescamente il provvedimento in Commissione, perché il voto in Aula fa paura a tanti - conclude la Menosso - dimostriamo ancora una volta di essere una regione retrograda, antiquata, incapace di cogliere le istanze che provengono da gran parte dei cittadini e delle cittadine, ma ricordo a tutti che le donne rappresentano oltre la metà dell'elettorato e che al momento opportuno potrebbero ricordarsi di come sono state trattate.