PD: Menosso, doppia preferenza di genere è questione di civiltà
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/AB - La Camera dei deputati ha
approvato la legge che introduce per le elezioni di Comuni,
Province e Consigli regionali, tra l'altro, anche la doppia
preferenza di genere. Prevede che si possano esprimere al massimo
due preferenze e, nel caso di espressione di due preferenze, esse
devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista,
pena l'annullamento della seconda preferenza.
Un voto - sottolinea Annamaria Menosso, consigliere regionale del
PD e vicepresidente del Consiglio regionale - che interpreta il
sentimento di chi vuole una maggiore presenza delle donne in
politica. Praticamente è stato approvato quanto contenuto nella
proposta di legge a firma della stessa Menosso e altri
consiglieri, che era stato illustrato in V Commissione ma che è
rimasto lì, praticamente bloccato.
Si tratta di un provvedimento importante - evidenzia Menosso -
nato per aumentare la presenza femminile negli organi elettivi e
di governo del territorio, che va a modificare la legge 17/2007
sulla forma di governo il sistema elettorale regionale. Il passo
avanti nella dura conquista della parità di genere fatto a
livello nazionale è molto importante e dovrebbe richiamare i
nostri rappresentanti politici regionali di maggioranza a
un'assunzione di piena responsabilità.
Dovendo parlare di una modifica di legge statutaria - fa presente
l'esponente del PD - l'approvazione ha bisogno della maggioranza
qualificata e purtroppo i voti di tutta l'opposizione non sono
sufficienti per la sua approvazione.
Il presidente Tondo - ammonisce la Menosso - farebbe quindi bene
ad attivarsi per fare in modo che la doppia preferenza di genere
diventasse realtà anche in questa nostra regione: è una questione
di civiltà.
Arenando furbescamente il provvedimento in Commissione, perché il
voto in Aula fa paura a tanti - conclude la Menosso - dimostriamo
ancora una volta di essere una regione retrograda, antiquata,
incapace di cogliere le istanze che provengono da gran parte dei
cittadini e delle cittadine, ma ricordo a tutti che le donne
rappresentano oltre la metà dell'elettorato e che al momento
opportuno potrebbero ricordarsi di come sono state trattate.