V Comm: riordino ordinamento locale, proposta Pedicini (2)
(ACON) Trieste, 15 nov - MPB - Per quanto riguarda la proposta
Pedicini, essa - ha spiegato il proponente - nasce dalla
necessità di una revisione ordinamentale suscettibile di ricadute
anche di natura finanziaria e dalla volontà di esercitare la
potestà legislativa primaria in questa materia.
In tutto 13 gli articoli: il primo precisa che razionalizzazione
e semplificazione dell'ordinamento locale in materia di Province
avvengono in attuazione dei principi di sussidiarietà,
differenziazione e adeguatezza, nel rispetto dei principi
costituzionali. Di seguito si disciplina l'istituzione delle
nuove Province in sostituzione delle Province di Trieste, Udine,
Pordenone e Gorizia, alla scadenza naturale del mandato
elettorale. Le nuove Province comprendono i Comuni già
appartenenti all'ambito territoriale dell'ex Provincia di
riferimento e sono enti locali dotati di autonomia statutaria,
con funzioni onorifiche e consultive sulle materie di competenza
delle originarie quattro Province regionali. Oltre a elencare le
competenze quali enti con funzioni consultive obbligatorie di
area vasta, si disciplina il trasferimento alla Regione del
personale, di tutti i beni, compresi quelli demaniali, dei
tributi e di tutte le altre entrate. Alla Regione, stando al
testo, anche la gestione del demanio stradale delle Province,
dopo il suo trasferimento, attraverso la FVG Strade SpA.
Per lo svolgimento dei compiti preparatori e di attuazione, è
prevista la nomina di un Commissario straordinario per ogni
Provincia con un incarico di durata non superiore a un anno e non
rinnovabile.
(immagini tv)
(segue)