UDC: Tesolat, cancellare obbligo dimissioni sindaci-candidati
(ACON) Trieste, 16 nov - COM/AB - Cancellare l'obbligo dei
sindaci di dimettersi tre mesi prima delle elezioni se intendono
partecipare alla corsa per diventare consiglieri regionali: l'UDC
passa dalle intenzioni ai fatti. Oggi (15 novembre) è stata
infatti depositata in Consiglio regionale la proposta di legge
del Gruppo UDC per abolire tale obbligo cui sono soggetti i primi
cittadini dei Comuni con più di 5.000 abitanti.
"Siamo ben coscienti - sottolinea il consigliere regionale
centrista Alessandro Tesolat, firmatario della norma - che i
tempi per la sua approvazione sono stretti e che, trattandosi di
norma con rango statutario, necessita di un percorso rafforzato.
Tuttavia abbiamo voluto agire appellandoci a tutti gli altri
Gruppi affinché si assumano le loro responsabilità su una materia
importante, dato il ruolo che i sindaci hanno nella nostra
regione".
"Con il nostro provvedimento si corregge una stortura della norma
regionale vigente in materia elettorale che - spiega - di fatto
limita la partecipazione alle elezioni proprio di coloro, i
sindaci, che sono più a stretto contatto con il territorio e con
i problemi dei cittadini".
Una necessità, quella dell'intervento legislativo, approvata dal
Comitato regionale dell'UDC, che in una recente riunione ha
individuato due punti programmatici prioritari da porre
all'approvazione del Consiglio regionale entro la fine della
legislatura: l'abolizione delle dimissioni preventive da parte
dei sindaci e l'approvazione della proposta di legge sulle reti
d'imprese.
Tesolat ricorda come l'UDC regionale in questi anni si sia
caratterizzato proprio come partito degli amministratori locali,
in quanto numerosi al suo interno sono i sindaci, gli assessori e
i consiglieri comunali. E proprio gli amministratori locali
garantiscono la spina dorsale delle istituzioni regionali.
"La norma presentata - conclude Tesolat - mantiene comunque
l'incompatibilità tra il ruolo di sindaco e di consigliere
regionale in quanto l'UDC è contrario ai doppi incarichi. Quindi,
se la proposta dell'UDC verrà approvata dal Consiglio, i primi
cittadini potranno candidarsi senza dimissioni preventive, ma se
eletti dovranno dimettersi dal loro incarico di primi cittadini".