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Pdl: Marin, nuove norme per procedimenti amministrativi

17.11.2012
15:21
(ACON) Trieste, 17 nov - COM/AB - Per garantire una maggiore efficienza e razionalizzazione dell'azione amministrativa, così da offrire un livello di tutela adeguata ai cittadini al di sotto della quale non è possibile scendere, la normativa regionale di riferimento è stata adeguata alle nuove disposizioni nazionali. Si tratta di una norma di fondamentale importanza per attrarre investimenti, in quanto la certezza dei tempi sulle procedure è elemento essenziale per l'insediamento di buone attività produttive.

Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Marin, presentatore di un emendamento che è stato approvato all'interno del disegno di legge di manutenzione dell'ordinamento regionale 2012, licenziato in settimana dalla IV Commissione.

"Con la normativa nazionale sono stati introdotti termini massimi per la durata dei procedimenti amministrativi e il Friuli Venezia Giulia è tra le prime Regioni a intervenire a riguardo, disciplinando le conseguenze della mancata o tardiva emanazione del provvedimento amministrativo, prevedendo che tale inadempienza costituisca elemento di valutazione della performance individuale e fissando termini più restrittivi. Si è inoltre ritenuto di istituire una banca dati dei procedimenti amministrativi che deve dar conto dello stato dell'iter dei singoli procedimenti, permettendo anche agli interessati di prenderne visione, nell'ottica di una maggiore trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione".

"Tra le modifiche - precisa Marin - le più importanti riguardano: l'introduzione del criterio che, decorso inutilmente il termine per la conclusione del procedimento, il soggetto che ha chiesto il rilascio del provvedimento possa rivolgersi al soggetto competente per l'esercizio del potere sostitutivo per la conclusione del procedimento entro un termine pari alla metà di quello originariamente previsto. Rispetto alla normativa regionale vigente, che nulla dice in materia, è previsto un tempo massimo per la conclusione del procedimento. Inoltre, viene ridotto a 30 giorni il termine residuale attualmente fissato in 60, che scatta solo qualora non sia espressamente determinato un termine per la conclusione del procedimento. E' prevista anche la pubblicazione Internet da parte dell'ente competente per garantire una pubblicità di facile reperimento per i cittadini".

"Altra innovazione è la previsione che il termine del procedimento, qualora non prevista da leggi o regolamenti, sia stabilita dalla Giunta regionale e non più dalle strutture amministrative. E' disposta l'automatica riduzione a 180 giorni dei procedimenti che per legge regionale prevedono termini di conclusione maggiori. Nella comunicazione di avvio di procedimento bisognerà anche indicare il dato relativo al termine per la conclusione del medesimo. Da 90 a 20 giorni passerà il termine per l'emissione di pareri obbligatori".

"La nuova disposizione dispone la generalizzazione dell'istituto del silenzio assenso, che trova applicazione sempre, tranne i casi in cui sia espressamente previsto il contrario".