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PD: Pupulin, discriminazioni su suddivisione fondi Comuni montani

18.11.2012
18:17
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/AB - La Giunta regionale di centro destra ha approvato definitivamente la graduatoria delle Amministrazioni locali finanziate attraverso i fondi riservati ai Comuni delle ex Comunità montane, accogliendo 37 progetti, 10 dei quali in provincia di Pordenone: Barcis, Polcenigo, Cavasso, Meduno, Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra, Fanna, Clauzetto, Andreis e Vivaro.

Ciò che risulta inequivocabilmente evidente - sottolinea il consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - è che su 10 Amministrazioni locali 7 sono gestite dal centro destra e, fra queste, 4 non sono montane ma di pianura. Con quali criteri si sia arrivati a tale evidente forma di discriminazione politica sta solo nelle scelte di una Giunta, quella di Tondo, che ormai opera solo con un orizzonte puramente elettoralistico, senza minimamente badare agli interessi reali delle popolazioni della montagna, in particolare quella pordenonese.

Infatti - aggiunge Pupulin - determinanti sono stati proprio i punteggi dati dalla Giunta, che aveva nelle proprie disponibilità fino a un massimo di 5 punti da poter assegnare a totale discrezione, che hanno determinato una graduatoria finale ingiusta e soprattutto fuori da qualsiasi correttezza ed equilibrio amministrativo, andando a premiare Comuni che di montano hanno ben poco a discapito di aree davvero marginali.

Un esempio per tutti. Dovrebbero spiegare - evidenzia Pupulin - la così profonda differenza tra la vocazione turistica ambientale di Vivaro (4 punti) rispetto al progetto di Erto e Casso (area parco più la diga del Vajont), a cui è stato assegnato un punteggio zero. Un'ulteriore aggravante riguarda il trattamento dell'area dell'Unione montana Val d'Arzino-Val Cosa, fortemente penalizzata con un solo Comune ammesso a finanziamento. Nessuna logica che possa trovare una qualche minima giustificazione, tanto più che si sapeva che, per i Comuni più piccoli e disagiati, queste erano risorse fondamentali, indispensabili nella maggior parte dei casi per rispondere a emergenze territoriali a cui i bilanci ormai non riescono più a far fronte.

Si dovrebbe ugualmente sapere - conclude il consigliere del PD - che i finanziamenti a sostegno di queste aree marginali non forniscono certezze operative solo per gli Enti pubblici, ma anche per l'indotto di lavoro e per le imprese che si verrebbero a mobilitare. Anche questa operazione si configura nel segno di un evidente contrasto con qualsiasi idea di buona e giusta politica amministrativa. Per certo le decisioni assunte, con criteri prevalentemente discriminatori, non fanno per niente onore alla coalizione di centro destra del presidente Tondo, perchè nel segno della massima discriminazione politica e amministrativa.