PD: Pupulin, discriminazioni su suddivisione fondi Comuni montani
(ACON) Trieste, 18 nov - COM/AB - La Giunta regionale di centro
destra ha approvato definitivamente la graduatoria delle
Amministrazioni locali finanziate attraverso i fondi riservati ai
Comuni delle ex Comunità montane, accogliendo 37 progetti, 10 dei
quali in provincia di Pordenone: Barcis, Polcenigo, Cavasso,
Meduno, Tramonti di Sotto, Tramonti di Sopra, Fanna, Clauzetto,
Andreis e Vivaro.
Ciò che risulta inequivocabilmente evidente - sottolinea il
consigliere regionale del PD Paolo Pupulin - è che su 10
Amministrazioni locali 7 sono gestite dal centro destra e, fra
queste, 4 non sono montane ma di pianura. Con quali criteri si
sia arrivati a tale evidente forma di discriminazione politica
sta solo nelle scelte di una Giunta, quella di Tondo, che ormai
opera solo con un orizzonte puramente elettoralistico, senza
minimamente badare agli interessi reali delle popolazioni della
montagna, in particolare quella pordenonese.
Infatti - aggiunge Pupulin - determinanti sono stati proprio i
punteggi dati dalla Giunta, che aveva nelle proprie disponibilità
fino a un massimo di 5 punti da poter assegnare a totale
discrezione, che hanno determinato una graduatoria finale
ingiusta e soprattutto fuori da qualsiasi correttezza ed
equilibrio amministrativo, andando a premiare Comuni che di
montano hanno ben poco a discapito di aree davvero marginali.
Un esempio per tutti. Dovrebbero spiegare - evidenzia Pupulin -
la così profonda differenza tra la vocazione turistica ambientale
di Vivaro (4 punti) rispetto al progetto di Erto e Casso (area
parco più la diga del Vajont), a cui è stato assegnato un
punteggio zero. Un'ulteriore aggravante riguarda il trattamento
dell'area dell'Unione montana Val d'Arzino-Val Cosa, fortemente
penalizzata con un solo Comune ammesso a finanziamento. Nessuna
logica che possa trovare una qualche minima giustificazione,
tanto più che si sapeva che, per i Comuni più piccoli e
disagiati, queste erano risorse fondamentali, indispensabili
nella maggior parte dei casi per rispondere a emergenze
territoriali a cui i bilanci ormai non riescono più a far fronte.
Si dovrebbe ugualmente sapere - conclude il consigliere del PD -
che i finanziamenti a sostegno di queste aree marginali non
forniscono certezze operative solo per gli Enti pubblici, ma
anche per l'indotto di lavoro e per le imprese che si verrebbero
a mobilitare. Anche questa operazione si configura nel segno di
un evidente contrasto con qualsiasi idea di buona e giusta
politica amministrativa. Per certo le decisioni assunte, con
criteri prevalentemente discriminatori, non fanno per niente
onore alla coalizione di centro destra del presidente Tondo,
perchè nel segno della massima discriminazione politica e
amministrativa.