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Idv: Agnola, per privacy bloccato portale "continuità della cura"

21.11.2012
14:22
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/MPB - Dal mese di maggio è bloccato il portale "Continuità della cura", attivato diversi anni fa con lo scopo di consentire ai medici di famiglia la lettura dei referti della banca regionale dei propri assistiti. Un sistema che è essenziale per dare tempestività agli interventi medici e che spesso può rivelarsi fondamentale per la salute del paziente.

La situazione è stata denunciata dal consigliere regionale Enio Agnola (Idv) attraverso un'interrogazione, alla quale l'assessore alla sanità Luca Ciriani ha dato risposta questa mattina.

Ciriani ha spiegato che "in ottemperanza alle nuove normative emesse dal Garante della privacy è stato avviato un piano di radicale rinnovamento per la gestione del consenso da parte del cittadino alla visibilità dei propri dati di salute da parte dei professionisti sanitari". Ciriani ha inoltre detto che sono in avvio le procedure per la sperimentazione dei nuovi applicativi che si concluderanno entro 30 giorni.

Una risposta che ha scatenato la dura reazione del consigliere Agnola: "È inaccettabile - ha dichiarato l'esponente Idv - che in nome della privacy si possa rendere un tale disservizio ai cittadini, quando in gioco c'è la loro salute e la tempestività di intervento da parte di chi li ha in cura".

Il consigliere regionale si è rivolto all'assessore dichiarandosi fortemente insoddisfatto dalla risposta: "A cosa serve fare appello alla propria autonomia regionale, se non si riesce neppure a risolvere problemi come questi? Nascondersi dietro la burocrazia rivela un'ottusità inaccettabile che ci umilia come istituzione. La nostra Regione non può essere complice di procedure che anziché tutelare le persone mettono a rischio la loro stessa sopravvivenza.

"Va anche detto che è totalmente assurdo che si invochi la privacy nei confronti di un medico curante che è stato già delegato dal paziente: è l'esempio più lampante di come la burocrazia anche in questa regione renda impossibile la vita dei cittadini, segno che non si è riusciti a cambiare nulla" - ha aggiunto Agnola che, infine, ha invitato l'assessore Ciriani a pretendere dagli uffici una soluzione immediata, non in trenta giorni.