Idv: Agnola, per privacy bloccato portale "continuità della cura"
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/MPB - Dal mese di maggio è
bloccato il portale "Continuità della cura", attivato diversi
anni fa con lo scopo di consentire ai medici di famiglia la
lettura dei referti della banca regionale dei propri assistiti.
Un sistema che è essenziale per dare tempestività agli interventi
medici e che spesso può rivelarsi fondamentale per la salute del
paziente.
La situazione è stata denunciata dal consigliere regionale Enio
Agnola (Idv) attraverso un'interrogazione, alla quale l'assessore
alla sanità Luca Ciriani ha dato risposta questa mattina.
Ciriani ha spiegato che "in ottemperanza alle nuove normative
emesse dal Garante della privacy è stato avviato un piano di
radicale rinnovamento per la gestione del consenso da parte del
cittadino alla visibilità dei propri dati di salute da parte dei
professionisti sanitari". Ciriani ha inoltre detto che sono in
avvio le procedure per la sperimentazione dei nuovi applicativi
che si concluderanno entro 30 giorni.
Una risposta che ha scatenato la dura reazione del consigliere
Agnola: "È inaccettabile - ha dichiarato l'esponente Idv - che in
nome della privacy si possa rendere un tale disservizio ai
cittadini, quando in gioco c'è la loro salute e la tempestività
di intervento da parte di chi li ha in cura".
Il consigliere regionale si è rivolto all'assessore dichiarandosi
fortemente insoddisfatto dalla risposta: "A cosa serve fare
appello alla propria autonomia regionale, se non si riesce
neppure a risolvere problemi come questi? Nascondersi dietro la
burocrazia rivela un'ottusità inaccettabile che ci umilia come
istituzione. La nostra Regione non può essere complice di
procedure che anziché tutelare le persone mettono a rischio la
loro stessa sopravvivenza.
"Va anche detto che è totalmente assurdo che si invochi la
privacy nei confronti di un medico curante che è stato già
delegato dal paziente: è l'esempio più lampante di come la
burocrazia anche in questa regione renda impossibile la vita dei
cittadini, segno che non si è riusciti a cambiare nulla" - ha
aggiunto Agnola che, infine, ha invitato l'assessore Ciriani a
pretendere dagli uffici una soluzione immediata, non in trenta
giorni.