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SA-SEL: Pustetto, la cultura settore volano dell'occupazione

21.11.2012
14:25
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/RC - I tagli lineari di 20 milioni (pari al 65% rispetto all'anno scorso) che la Giunta regionale ha deciso di infliggere al sistema cultura metteranno in seria difficoltà le eccellenze del settore e uccideranno definitivamente le associazioni e gli enti di piccole dimensioni.

Ne è convinto il consigliere regionale di SA-SEL, Stefano Pustetto, che fa sapere: "In un Paese dove si privilegiano pochi grandi nomi, la maggioranza degli operatori culturali, già precari da sempre, sono i meno tutelati e i meno sindacalizzati d'Europa.

"Dire poi che si salvaguardano i grandi (che comunque vedranno dimezzati i finanziamenti, mettendo così in serio pericolo il loro funzionamento), perché sono quelli che offrono i posti di lavoro, significa non capire niente del sistema cultura. Perché chiudere le rassegne indipendenti, le piccole compagnie, i progetti sul territorio, significa impedire lo sviluppo della creatività e della sperimentazione, perché è nel piccolo che nasce qualunque proposta culturale innovativa. Con il rischio, inoltre, di far diventare i grandi teatri delle cattedrali di un deserto culturale e trasformare gli assessorati alla Cultura in SpA di grandi eventi.

"La politica deve avere il coraggio di difendere le associazioni, gli enti, le biblioteche, i musei che sono a contatto con il territorio. Se si decide di salvare solo le grandi istituzioni si rischia di far avvizzire la creatività di un'intera generazione, di perdere la pluralità delle visioni.

"Ma forse è proprio questo che si prefigge l'assessore regionale Elio De Anna, che fa cadere la mannaia su tutti, demandando però all'assestamento di bilancio un eventuale aggiustamento. È una visione miope, che denota l'incapacità di programmazione per priorità e la volontà di non voler scegliere i meriti reali.

"Questa gestione del pubblico ci porterà non solo alla povertà materiale di mezzi e strutture, ma soprattutto alla povertà di pensiero e alla povertà creativa, artistica e poetica. Questo trattamento sottintende che la cultura, in ogni sua declinazione, è spreco. Non si pone la domanda di quale, invece, sia una risorsa. Come sempre è una politica che non sa scegliere, che non prende in mano i problemi.

"Sinistra Ecologia e libertà, che si candida a governare questa Regione nella prossima legislatura, pone come prioritario il tema della cultura come comparto sostanziale in grado di incidere sul volano del settore lavorativo".