SA-SEL: Pustetto, la cultura settore volano dell'occupazione
(ACON) Trieste, 21 nov - COM/RC - I tagli lineari di 20 milioni
(pari al 65% rispetto all'anno scorso) che la Giunta regionale ha
deciso di infliggere al sistema cultura metteranno in seria
difficoltà le eccellenze del settore e uccideranno
definitivamente le associazioni e gli enti di piccole dimensioni.
Ne è convinto il consigliere regionale di SA-SEL, Stefano
Pustetto, che fa sapere: "In un Paese dove si privilegiano pochi
grandi nomi, la maggioranza degli operatori culturali, già
precari da sempre, sono i meno tutelati e i meno sindacalizzati
d'Europa.
"Dire poi che si salvaguardano i grandi (che comunque vedranno
dimezzati i finanziamenti, mettendo così in serio pericolo il
loro funzionamento), perché sono quelli che offrono i posti di
lavoro, significa non capire niente del sistema cultura. Perché
chiudere le rassegne indipendenti, le piccole compagnie, i
progetti sul territorio, significa impedire lo sviluppo della
creatività e della sperimentazione, perché è nel piccolo che
nasce qualunque proposta culturale innovativa. Con il rischio,
inoltre, di far diventare i grandi teatri delle cattedrali di un
deserto culturale e trasformare gli assessorati alla Cultura in
SpA di grandi eventi.
"La politica deve avere il coraggio di difendere le associazioni,
gli enti, le biblioteche, i musei che sono a contatto con il
territorio. Se si decide di salvare solo le grandi istituzioni si
rischia di far avvizzire la creatività di un'intera generazione,
di perdere la pluralità delle visioni.
"Ma forse è proprio questo che si prefigge l'assessore regionale
Elio De Anna, che fa cadere la mannaia su tutti, demandando però
all'assestamento di bilancio un eventuale aggiustamento. È una
visione miope, che denota l'incapacità di programmazione per
priorità e la volontà di non voler scegliere i meriti reali.
"Questa gestione del pubblico ci porterà non solo alla povertà
materiale di mezzi e strutture, ma soprattutto alla povertà di
pensiero e alla povertà creativa, artistica e poetica. Questo
trattamento sottintende che la cultura, in ogni sua declinazione,
è spreco. Non si pone la domanda di quale, invece, sia una
risorsa. Come sempre è una politica che non sa scegliere, che non
prende in mano i problemi.
"Sinistra Ecologia e libertà, che si candida a governare questa
Regione nella prossima legislatura, pone come prioritario il tema
della cultura come comparto sostanziale in grado di incidere sul
volano del settore lavorativo".