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CR: riforma sanità, intervento assessore Ciriani (4)

21.11.2012
17:24
(ACON) Trieste, 21 nov - MPB - All'attenzione dell'Assemblea il disegno di legge di riforma del Sistema sanitario regionale

L'assessore Luca Ciriani ne ha illustrato i contenuti ricordando la procedura anomala che l'ha portato direttamente all'Aula, interrompendo l'iter in III Commissione al termine del tempo programmato per l'esame nell'organismo competente.

È l'esigenza di mettere in sicurezza un sistema con punti di eccellenza, garantendo sostenibilità economica, a rendere necessaria una norma di riassetto. Questo disegno di legge si aggiunge a una serie di altri provvedimenti varati dal Consiglio regionale negli ultimi 20 anni, a volte dibattuti in modo sofferto, ma di cui ora andiamo orgogliosi. La sanità è un comparto complesso che richiede manutenzione continua, ora sottoposto a un attacco continuo a suon di decreti leggi (spending review, decreto Balduzzi) da parte del Governo centrale che ci chiede continui sacrifici. Come Giunta abbiamo già impugnato presso la Consulta questi decreti, speriamo di poterli controbattere nelle sedi politiche e istituzionali, ma intanto puntiamo ad affrontare alcuni nodi strutturali, da una struttura dimensionale troppo piccola all'eccesso di offerta ospedaliera rispetto alle emergenti richieste del territorio. Senza dimenticare l'aspetto dell'invecchiamento demografico che incide su costi e servizi.

La norma si concentra sulla riduzione dei costi burocratici con la riduzione del numero delle aziende, ma non del personale e dei servizi - ha sintetizzato Ciriani rilanciando la domanda retorica se si possa gestire la sanità oggi con la stessa impostazione organizzativa di 15 anni fa e se fra 15 anni potrà bastare quella attuale, alla quale l'unica risposta è no. E a chi parla di cornice o di contenitore senza contenuto l'assessore ribatte che non si fa contenuto senza contenitore, che si tratta di una riforma tutt'altro che scontata o banale, bensì complessa e strutturale. E sul dibattito su tre aziende o una sola, per Ciriani questo è un primo passo; altri in futuro dovranno pensare a ulteriori semplificazioni e razionalizzazioni. Al cittadino non importa dove è seduto il direttore generale, interessa assai di più la prevenzione. E se già il centrosinistra cercò di mettere a segno una norma simile, chiunque - per l'assessore - in futuro ne farà tesoro.

Riteniamo di aver fatto una buona proposta, per questo è intollerabile che il Governo centrale tratti il Friuli Venezia Giulia in modo iniquo, rispetto a Regioni che non hanno fatto questo percorso di autoriforma.

Spero che il dibattito si concentri sull'organizzazione territoriale, senza un confronto pregiudiziale. Sicuramente il Friuli Venezia Giulia non puo tornare indietro rispetto al cammino fatto: la nostra preoccupazione è garantire la centralità del cittadino paziente, con la massima efficienza dell'uso delle risorse che abbiano a disposizione.

È quindi iniziata la discussione generale.

(foto, immagini tv)

(segue)