CR: riforma sanità, intervento assessore Ciriani (4)
(ACON) Trieste, 21 nov - MPB - All'attenzione dell'Assemblea il
disegno di legge di riforma del Sistema sanitario regionale
L'assessore Luca Ciriani ne ha illustrato i contenuti ricordando
la procedura anomala che l'ha portato direttamente all'Aula,
interrompendo l'iter in III Commissione al termine del tempo
programmato per l'esame nell'organismo competente.
È l'esigenza di mettere in sicurezza un sistema con punti di
eccellenza, garantendo sostenibilità economica, a rendere
necessaria una norma di riassetto. Questo disegno di legge si
aggiunge a una serie di altri provvedimenti varati dal Consiglio
regionale negli ultimi 20 anni, a volte dibattuti in modo
sofferto, ma di cui ora andiamo orgogliosi. La sanità è un
comparto complesso che richiede manutenzione continua, ora
sottoposto a un attacco continuo a suon di decreti leggi
(spending review, decreto Balduzzi) da parte del Governo centrale
che ci chiede continui sacrifici. Come Giunta abbiamo già
impugnato presso la Consulta questi decreti, speriamo di poterli
controbattere nelle sedi politiche e istituzionali, ma intanto
puntiamo ad affrontare alcuni nodi strutturali, da una struttura
dimensionale troppo piccola all'eccesso di offerta ospedaliera
rispetto alle emergenti richieste del territorio. Senza
dimenticare l'aspetto dell'invecchiamento demografico che incide
su costi e servizi.
La norma si concentra sulla riduzione dei costi burocratici con
la riduzione del numero delle aziende, ma non del personale e dei
servizi - ha sintetizzato Ciriani rilanciando la domanda retorica
se si possa gestire la sanità oggi con la stessa impostazione
organizzativa di 15 anni fa e se fra 15 anni potrà bastare quella
attuale, alla quale l'unica risposta è no. E a chi parla di
cornice o di contenitore senza contenuto l'assessore ribatte che
non si fa contenuto senza contenitore, che si tratta di una
riforma tutt'altro che scontata o banale, bensì complessa e
strutturale. E sul dibattito su tre aziende o una sola, per
Ciriani questo è un primo passo; altri in futuro dovranno pensare
a ulteriori semplificazioni e razionalizzazioni. Al cittadino non
importa dove è seduto il direttore generale, interessa assai di
più la prevenzione. E se già il centrosinistra cercò di mettere a
segno una norma simile, chiunque - per l'assessore - in futuro ne
farà tesoro.
Riteniamo di aver fatto una buona proposta, per questo è
intollerabile che il Governo centrale tratti il Friuli Venezia
Giulia in modo iniquo, rispetto a Regioni che non hanno fatto
questo percorso di autoriforma.
Spero che il dibattito si concentri sull'organizzazione
territoriale, senza un confronto pregiudiziale.
Sicuramente il Friuli Venezia Giulia non puo tornare indietro
rispetto al cammino fatto: la nostra preoccupazione è garantire
la centralità del cittadino paziente, con la massima efficienza
dell'uso delle risorse che abbiano a disposizione.
È quindi iniziata la discussione generale.
(foto, immagini tv)
(segue)