Citt: Alunni Barbarossa, no acquisto nuova sede per l'Ares
(ACON) Trieste, 22 nov - COM/AB - Il presunto acquisto di un
immobile da parte dell'Ares, l'Agenzia regionale per l'edilizia
sostenibile, di cui la Regione detiene il 100% delle quote, è
finito nel mirino del consigliere regionale dei Cittadini-Libertà
Civica Stefano Alunni Barbarossa, che presentato
un'interrogazione alla Giunta.
"Considerato che il piano delle attività di Ares, approvato nel
2011 dalla Giunta e confermato dalla società nel 2012, prevede
l'acquisto e l'arredo di una sede distaccata a Udine con funzioni
di sportello e di aula didattica, per un importo di spesa pari a
240.000 euro - ha sottolineato Alunni Barbarossa - ho ritenuto
opportuno chiedere spiegazioni su una scelta che appare quanto
meno discutibile. La spesa graverebbe sul bilancio ragionale in
un periodo non certo facile in cui tutti, a partire dalla
Pubblica amministrazione, siamo chiamati a razionalizzare l'uso
del denaro. Risulta difficile immaginare che, considerato il
patrimonio immobiliare regionale, non si possa trovare una
soluzione alternativa all'acquisto di una sede per garantire
l'operatività formativa di Ares".
In Aula l'assessore Savino ha dichiarato che "al Servizio
gestione patrimonio immobiliare non risulta pervenuta alcuna
richiesta da parte di Ares per verificare la disponibilità di
immobili regionali in Udine. In termini generali, tuttavia, gli
immobili della Regione a Udine sono al momento tutti destinati ad
attività istituzionali, eccezion fatta per l'immobile di via San
Francesco che però, stando all'interrogazione di Alunni
Barbarossa pare non essere adatto alle esigenze di Ares".
"Una risposta - ha osservato Alunni Barbarossa - deludente e
improvvisata che aiuta a capire come mai, in una situazione
economica difficile come quella attuale, una società di proprietà
della Regione che ha un CdA più numeroso dei dipendenti in
servizio (risultano essere soltanto due) e dispone già di due
sedi operative a Udine e Maniago (Pn), abbia pensato di
acquistare una sede nuova invece di chiederne e ottenerne una in
comodato dalla Regione".