PD: Marsilio, contrastare il gioco d'azzardo, emergenza sociale
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/AB - "L'Italia è un Paese dove nel
2011 si sono giocati in azzardo la bellezza di 80 miliardi di
euro, quasi il doppio della manovra salva Italia, con 1.800.000
giocatori a rischio, di cui 800.000 sono da considerarsi malati".
Cifre allarmanti messe in evidenza dal consigliere regionale del
PD Enzo Marsilio, che poi rivolge la sua attenzione al Friuli
Venezia Giulia, "che risulta pesantemente colpito dal fenomeno
del gioco d'azzardo se si pensa che solo nel mese di settembre
2011 si sono spesi ben 114 milioni di euro, con una media di
spesa di 92 euro pro capite.
"In pratica - osserva Marsilio - con le slot machines il gioco
d'azzardo è stato legalizzato anche in Italia e dal 2004 i
concessionari delle sale gioco e dei centri scommesse sono
diventati degli esattori a formare una potente lobby che, potendo
contare su ingenti risorse economiche, svolge a tutti i livelli
una massiccia attività di promozione per accrescere e allargare i
propri introiti e interessi".
"Il gioco d'azzardo - così ancora il consigliere del PD -
rappresenta una vera emergenza sociale che compromette i bilanci
familiari, ma che soprattutto scardina gli equilibri psichici
delle famiglie. La famiglia non deve essere lasciata sola a
fronteggiare il flagello del gioco d'azzardo né nel compito
educativo, né nelle sue dinamiche interne. Deve essere l'intera
società, con in prima linea le istituzioni, a diventare
educativa: per poter fare fronte comune e adottare una serie di
iniziative finalizzate alla tutela delle fasce più deboli e alla
predisposizione di una attività di prevenzione e di programmi di
terapia per patologie legate alle dipendenze".
"Di recente - ricorda Marsilio - la Camera dei deputati ha
approvato il decreto Balduzzi in materia di tutela della salute
che, anche se purtroppo non ha creato, come invece servirebbe, un
fondo per prevenire la dipendenza, ha perlomeno introdotto una
prima regolamentazione di quanto attiene il gioco d'azzardo".
"Ho chiesto al presidente Tondo - fa sapere Marsilio - quante
siano le sale gioco e i centri scommesse autorizzati in regione,
quali le previsioni di aumento, che cosa si sta facendo per
contenere la diffusione indiscriminata delle slot machines e
quali le iniziative per regolarne la gestione e l'utilizzo. Ho
chiesto inoltre quale sia l'attività del nostro Sistema sanitario
regionale per quanto riguarda la prevenzione dei fenomeni sociali
negativi quali le forme di dipendenza, con particolare
riferimento al gioco d'azzardo, e quali sono i programmi di
terapia per la cura delle patologie correlate. Ho invitato infine
il presidente, vista la potestà legislativa del Friuli Venezia
Giulia, a elaborare un provvedimento normativo che, alla luce
della nostra realtà specifica, possa affiancare la legislazione
nazionale per riuscire ad arginare con maggior efficacia quella
che ormai si pone come una delle emergenze prioritarie e, in
attesa che lo Stato attivi il fondo per l'attività di
prevenzione, di destinare allo scopo delle risorse proprie".