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SA: Kocijancic e Pustetto, no a rigassificatore e elettrodotto

26.11.2012
17:02
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/AB - A pochi giorni dell'incredibile epilogo sulla vicenda del rilascio dell'AIA per il rigassificatore di Zaule che ha sconcertato, se non indignato, istituzioni e cittadini della provincia di Trieste, è doveroso registrare e segnalare che c'è chi, incurante delle proteste, dei pareri motivati e dei ricorsi presentati in sede amministrativa, ha impresso una forte accelerazione sul versante del rigassificatore e delle opere ad esso correlate.

Lo mettono in evidenza i consiglieri regionali Igor Kocijancic (SA-PRC) e Stefano Pustetto (SA-SEL), che mettono poi in evidenza come "sul Messaggero Veneto di oggi (guarda caso, non su Il Piccolo), è comparso, alle pagine 14 e 15, l'avviso pubblicato dal ministero dello Sviluppo conomico-dipartimento per l'energia, di avvio del procedimento di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio, all'asservimento e all'occupazione temporanea e di dichiarazione di pubblica utilità del terminale di rigassificazione da localizzare nel Porto di Trieste, località Zaule, e delle relative opere di interconnessione elettrica localizzate nel Comune di Trieste".

"In parole povere - aggiungono - ancora prima che sia conclusa la vicenda relativa alle modalità di rilascio per l'autorizzazione integrata ambientale, che tanto scandalo ha suscitato appena pochi giorni fa, il ministero inizia l'iter che consentirà a Terna di iniziare i procedimenti propedeutici agli espropri necessari per la realizzazione di un'opera almeno tanto controversa quanto il rigassificatore, e cioè l'elettrodotto Redipuglia-Trieste, che oltre a essere necessario in relazione al tracciato TAV/TAC Ronchi-Trieste, è evidentemente strategico anche per l'approvvigionamento energetico del rigassificatore".

"Le due vicende - concludono Kocijancic e Pustetto - sono emblematiche di cosa significhi, nel concreto, il concetto di poteri forti: per noi significa semplicemente che la battaglia contro il rigassificatore di Zaule e contro il tracciato di elettrodotto non interrato continua in tutte le sedi proprie, istituzionali e non".