PD-Ssk: Gabrovec, tutti assieme per bloccare il rigassificatore
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - La forte accelerazione data
in questi giorni alla delicata questione relativa al
rigassifficatore di Zaule (TS) è stata un colpo alle spalle sia
alla popolazione, sia alle Amministrazioni locali della provincia
di Trieste e dimostra come il Governo italiano intende insistere
a ogni costo su questo censurabile progetto.
Lo afferma Igor Gabrovec, consigliere regionale del PD-Ssk, che
evidenzia come l'inattesa accelerata sia partita la scorsa
settimana con l'inspiegabile luce verde data al progetto dalla
Conferenza dei servizi sebbene, è il caso di ricordarlo, contro
questo progetto abbiano espresso parere contrario tutte le
Amministrazioni comunali della provincia, la stessa Giunta
provinciale, nonché i Comuni limitrofi in Slovenia e anche il
Governo di Lubiana.
Tutto ciò evidentemente non basta e non è meritevole di
attenzione per il Governo italiano, che insiste nel suo intento,
con l'evidente avallo dei vertici politici della Giunta Tondo.
Per loro, la bomba a gas a ridosso della più grande città del
Friuli Venezia Giulia è da fare e basta. Nulla conta la sicurezza
di migliaia di persone, come sono evidentemente di poco conto
anche i progetti e le prospettive di uno sviluppo turistico
integrato ed economico del territorio di Trieste e del suo porto.
L'atteggiamento assunto dal ministero dello sviluppo economico
italiano si è palesato già alcune settimane fa, quando è stato
pubblicato l'avvio del procedimento autorizzativo per la
costruzione del terminale, definito inoltre come opera urgente e
di importanza strategica. In seguito si è dato avvio anche ai
procedimenti di esproprio che interessano circa 300 proprietà
private. L'avviso è stato pubblicato, non certo a caso, su due
quotidiani poco diffusi nella città di Trieste come il Messaggero
Veneto e La Stampa.
Già solo questo basterebbe a dimostrare la volontà di limitare la
diffusione dell'informazione, diritto che dovrebbe al contrario
essere garantito alla popolazione coinvolta.
Nello deprecabile scenario che si sta prospettando non poteva
mancare la società Terna, a cui verrà affidata la costruzione del
nuovo elettrodotto per far fronte alle necessità del
rigassificatore. Risulta quindi più chiaro il motivo per cui la
società ha dimostrato tanta fermezza e fretta nel potenziamento
della linea tra Monfalcone e Padriciano, altra opera per la quale
si sono calpestati gli interessi e i diritti della popolazione
locale. Da notare, poi, come per questo nuovo elettrodotto Terna
offra pure la possibilità dell'interramento della linea,
possibilità incondizionatamente negata solo qualche mese fa per
la tratta Monfalcone - Padriciano.
Nei giorni scorsi - conclude Gabrovec - ho chiesto la
documentazione completa relativa alla Conferenza dei servizi,
avvalendomi del mio diritto all'accesso agli atti. Ci attende
un'importante battaglia in cui dobbiamo unire tutte le nostre
forze. Bisogna reagire con fermezza e sinergia tra tutti i
consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Trieste,
insieme alla società civile e alle Amministrazioni locali che si
sono sinora espresse a tutela della popolazione e degli interessi
della città. L'esposto, presentato dall'avvocato Peter Mocnik è,
a mio avviso, il primo passo su questa strada, sulla quale non
dovrà mancare pure la voce della vicina Repubblica di Slovenia.