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PD-Ssk: Gabrovec, tutti assieme per bloccare il rigassificatore

27.11.2012
17:21
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - La forte accelerazione data in questi giorni alla delicata questione relativa al rigassifficatore di Zaule (TS) è stata un colpo alle spalle sia alla popolazione, sia alle Amministrazioni locali della provincia di Trieste e dimostra come il Governo italiano intende insistere a ogni costo su questo censurabile progetto.

Lo afferma Igor Gabrovec, consigliere regionale del PD-Ssk, che evidenzia come l'inattesa accelerata sia partita la scorsa settimana con l'inspiegabile luce verde data al progetto dalla Conferenza dei servizi sebbene, è il caso di ricordarlo, contro questo progetto abbiano espresso parere contrario tutte le Amministrazioni comunali della provincia, la stessa Giunta provinciale, nonché i Comuni limitrofi in Slovenia e anche il Governo di Lubiana.

Tutto ciò evidentemente non basta e non è meritevole di attenzione per il Governo italiano, che insiste nel suo intento, con l'evidente avallo dei vertici politici della Giunta Tondo. Per loro, la bomba a gas a ridosso della più grande città del Friuli Venezia Giulia è da fare e basta. Nulla conta la sicurezza di migliaia di persone, come sono evidentemente di poco conto anche i progetti e le prospettive di uno sviluppo turistico integrato ed economico del territorio di Trieste e del suo porto.

L'atteggiamento assunto dal ministero dello sviluppo economico italiano si è palesato già alcune settimane fa, quando è stato pubblicato l'avvio del procedimento autorizzativo per la costruzione del terminale, definito inoltre come opera urgente e di importanza strategica. In seguito si è dato avvio anche ai procedimenti di esproprio che interessano circa 300 proprietà private. L'avviso è stato pubblicato, non certo a caso, su due quotidiani poco diffusi nella città di Trieste come il Messaggero Veneto e La Stampa.

Già solo questo basterebbe a dimostrare la volontà di limitare la diffusione dell'informazione, diritto che dovrebbe al contrario essere garantito alla popolazione coinvolta.

Nello deprecabile scenario che si sta prospettando non poteva mancare la società Terna, a cui verrà affidata la costruzione del nuovo elettrodotto per far fronte alle necessità del rigassificatore. Risulta quindi più chiaro il motivo per cui la società ha dimostrato tanta fermezza e fretta nel potenziamento della linea tra Monfalcone e Padriciano, altra opera per la quale si sono calpestati gli interessi e i diritti della popolazione locale. Da notare, poi, come per questo nuovo elettrodotto Terna offra pure la possibilità dell'interramento della linea, possibilità incondizionatamente negata solo qualche mese fa per la tratta Monfalcone - Padriciano.

Nei giorni scorsi - conclude Gabrovec - ho chiesto la documentazione completa relativa alla Conferenza dei servizi, avvalendomi del mio diritto all'accesso agli atti. Ci attende un'importante battaglia in cui dobbiamo unire tutte le nostre forze. Bisogna reagire con fermezza e sinergia tra tutti i consiglieri regionali eletti nella circoscrizione di Trieste, insieme alla società civile e alle Amministrazioni locali che si sono sinora espresse a tutela della popolazione e degli interessi della città. L'esposto, presentato dall'avvocato Peter Mocnik è, a mio avviso, il primo passo su questa strada, sulla quale non dovrà mancare pure la voce della vicina Repubblica di Slovenia.