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PD: Brussa, maggiori risorse per Ospizio Marino di Grado

28.11.2012
16:07
(ACON) Trieste, 28 nov - COM/AB - Anche quest'anno la Finanziaria regionale conferma la possibilità di un contributo massimo di 1.500.000 euro a sostegno di un progetto finalizzato alla riattivazione della struttura riabilitativa "Ospizio Marino" di Grado, anche attraverso l'acquisto e la ristrutturazione della struttura stessa e il riassorbimento, qualora disponibile, di almeno l'80% del personale occupato all'atto della sospensione dell'attività.

È questa - evidenzia il consigliere regionale del PD Franco Brussa - una scelta che a suo tempo abbiamo fortemente voluto e condiviso, ma che oggi, alla luce del tempo trascorso e dei fatti concreti non avvenuti, rischia di essere del tutto insufficiente e probabilmente inutile.

L'esponente PD ricorda come quella posta fosse stata per la prima volta inserita nell'assestamento di bilancio nel luglio 2011, a un anno esatto dall'improvvisa chiusura del Barellai, con la fondata speranza che qualche imprenditore privato potesse, da lì a poco, subentrare al fallimento, nel frattempo intervenuto a causa di un'esposizione bancaria superiore ai 23 milioni di euro.

Questi due anni trascorsi hanno complicato notevolmente la situazione - afferma Brussa - sia da un punto di vista economico finanziario, che strutturale. Dal punto di vista economico finanziario perché le banche, inizialmente disponibili a sostenere il possibile acquisto da parte di un privato accendendo un mutuo a tassi di interesse minimi, con la crisi economica li hanno invece notevolmente aumentati. Sul piano strutturale perché il Barellai, abbandonato a sé stesso e senza alcuna manutenzione, versa oggi in condizioni tali che, per rimetterlo a norma e farlo funzionare, richiede interventi complessivi dal costo almeno triplicato rispetto alle previsioni iniziali.

Da qui la richiesta fatta da Brussa all'assessore Ciriani durante l'esame della Finanziaria regionale 2013 in I Commissione di portare quell'ipotesi di finanziamento da 1,5 ad almeno 3 milioni di euro, considerando che in questi due anni e mezzo di non attività dell'Ospizio Marino la Regione, attraverso l'Azienda per i servizi sanitari n. 2, ha risparmiato una cifra superiore ai 4 milioni di euro.

Infatti - precisa Brussa - ammontava a quasi 2 milioni l'anno la convenzione tra Ospizio Marino e ASS 2 per garantire la riabilitazione in particolare delle migliaia di invalidi che, da quella volta, non hanno più avuto la possibilità di beneficiare di un servizio tanto qualificato ed efficace per le loro patologie.

La Regione non può far finta di nulla e continuare a sottacere il fatto che l'Ospizio Marino fosse uno strumento concreto e essenziale della propria politica sanitaria e sociosanitaria per il territorio, isontino in particolare. Brussa si è anche detto preoccupato da quanto riportato dalla stampa, che ipotizza l'intervento di un privato disposto ad acquisire l'ex clinica Sant'Eufemia lasciando alle banche, come parziale ristorno dei crediti, la vecchia sede dell'Istituto Barellai. Un'ipotesi che, tradotta in concreto, significherebbe dare solo una parziale risposta alle esigenze degli invalidi, ma che lascerebbe le mani libere per la trasformazione dell'attuale edificio e dell'area dell'Ospizio Marino in altra realtà, alberghiera o abitativa che sia, con buona pace delle esigenze vere della comunità gradese, isontina, ma anche regionale.