PD: Brussa, maggiori risorse per Ospizio Marino di Grado
(ACON) Trieste, 28 nov - COM/AB - Anche quest'anno la
Finanziaria regionale conferma la possibilità di un contributo
massimo di 1.500.000 euro a sostegno di un progetto finalizzato
alla riattivazione della struttura riabilitativa "Ospizio Marino"
di Grado, anche attraverso l'acquisto e la ristrutturazione della
struttura stessa e il riassorbimento, qualora disponibile, di
almeno l'80% del personale occupato all'atto della sospensione
dell'attività.
È questa - evidenzia il consigliere regionale del PD Franco
Brussa - una scelta che a suo tempo abbiamo fortemente voluto e
condiviso, ma che oggi, alla luce del tempo trascorso e dei fatti
concreti non avvenuti, rischia di essere del tutto insufficiente
e probabilmente inutile.
L'esponente PD ricorda come quella posta fosse stata per la prima
volta inserita nell'assestamento di bilancio nel luglio 2011, a
un anno esatto dall'improvvisa chiusura del Barellai, con la
fondata speranza che qualche imprenditore privato potesse, da lì
a poco, subentrare al fallimento, nel frattempo intervenuto a
causa di un'esposizione bancaria superiore ai 23 milioni di euro.
Questi due anni trascorsi hanno complicato notevolmente la
situazione - afferma Brussa - sia da un punto di vista economico
finanziario, che strutturale. Dal punto di vista economico
finanziario perché le banche, inizialmente disponibili a
sostenere il possibile acquisto da parte di un privato accendendo
un mutuo a tassi di interesse minimi, con la crisi economica li
hanno invece notevolmente aumentati.
Sul piano strutturale perché il Barellai, abbandonato a sé stesso
e senza alcuna manutenzione, versa oggi in condizioni tali che,
per rimetterlo a norma e farlo funzionare, richiede interventi
complessivi dal costo almeno triplicato rispetto alle previsioni
iniziali.
Da qui la richiesta fatta da Brussa all'assessore Ciriani durante
l'esame della Finanziaria regionale 2013 in I Commissione di
portare quell'ipotesi di finanziamento da 1,5 ad almeno 3 milioni
di euro, considerando che in questi due anni e mezzo di non
attività dell'Ospizio Marino la Regione, attraverso l'Azienda per
i servizi sanitari n. 2, ha risparmiato una cifra superiore ai 4
milioni di euro.
Infatti - precisa Brussa - ammontava a quasi 2 milioni l'anno la
convenzione tra Ospizio Marino e ASS 2 per garantire la
riabilitazione in particolare delle migliaia di invalidi che, da
quella volta, non hanno più avuto la possibilità di beneficiare
di un servizio tanto qualificato ed efficace per le loro
patologie.
La Regione non può far finta di nulla e continuare a sottacere il
fatto che l'Ospizio Marino fosse uno strumento concreto e
essenziale della propria politica sanitaria e sociosanitaria per
il territorio, isontino in particolare. Brussa si è anche detto
preoccupato da quanto riportato dalla stampa, che ipotizza
l'intervento di un privato disposto ad acquisire l'ex clinica
Sant'Eufemia lasciando alle banche, come parziale ristorno dei
crediti, la vecchia sede dell'Istituto Barellai. Un'ipotesi che,
tradotta in concreto, significherebbe dare solo una parziale
risposta alle esigenze degli invalidi, ma che lascerebbe le mani
libere per la trasformazione dell'attuale edificio e dell'area
dell'Ospizio Marino in altra realtà, alberghiera o abitativa che
sia, con buona pace delle esigenze vere della comunità gradese,
isontina, ma anche regionale.