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Citt:Colussi,inaccettabili tagli cultura,-50% rispetto a 5 anni fa

02.12.2012
09:26
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/MPB - La denuncia è del consigliere regionale Piero Colussi, gruppo Cittadini - Libertà Civica: "il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia ridotto ai minimi termini".

"I numeri riferiti dall'assessore alla cultura Elio De Anna a margine della manifestazione svoltasi al Visionario di Udine, per volontà del neonato movimento "1% per la cultura del Friuli Venezia Giulia", meritano - spiega Colussi - alcune precisazioni, altrimenti si rischia di imbrogliare le carte.

"Cominciamo dal famoso 1% per la cultura che l'assessore dice di "aver già raggiunto e superato". Basta intendersi di cosa stiamo parlando: finora si era sempre fatto riferimento alle pure spese correnti nell'ambito delle attività e dei beni culturali, lasciando da parte le spese di investimento legate ai mutui concessi negli anni per la realizzazione di teatri, sale polifunzionali, biblioteche, archivio dei film e quant'altro.

"Nel 2012 le risorse per la cultura, riconosciute anche da De Anna, ammontano a 34,3 milioni di euro pari allo 0,79 del bilancio regionale, percentuale che era scesa fino allo 0,3 con i 12,5 milioni disponibili per ora in bilancio e che dovrebbe risalire allo 0,53 grazie agli ulteriori 9 milioni ricavati dal maggior gettito riconosciuto dalla sentenza n. 241 della Corte Costituzionale. Sono questi i numeri a cui, evidentemente, fa riferimento il movimento che si è costituito in questi giorni.

"Parlare oggi di 1% per la cultura significa dunque avere a disposizione circa 42 milioni di euro per le spese correnti inerenti le attività e i beni culturali. Si tratta di un dato che coincide quasi perfettamente con le risorse del 2009, disponibili dopo l'assestamento di bilancio: 41,14 milioni di euro.

"Questo è il dato politico più significativo che la Giunta Tondo cerca di occultare: se le cose rimarranno così, dal 2009 al 2013 le risorse saranno calate del 50% netto. Un dato inaccettabile perché nessun altro comparto ha subito una riduzione così significativa delle proprie risorse.

"I grandi sacrifici la cultura del Friuli Venezia Giulia li ha già compiuti in quel bilancio di quattro anni fa che vide un taglio secco del 25% delle proprie risorse. Quest'anno, se non ci sarà un ulteriore adeguamento da parte del Consiglio regionale al momento di votare la "finanziaria più difficile della sua storia" - come ha dichiarato il presidente Tondo - per la cultura - conclude Colussi - si tratterà di una vera e propria Waterloo.

"E comunque vada - chiosa il consigliere - sia l'1 che il 2 per cento saranno sempre numeri molto piccoli: la nostra cultura e il nostro patrimonio culturale sono stati ridotti ai minimi termini".