Citt:Colussi,inaccettabili tagli cultura,-50% rispetto a 5 anni fa
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/MPB - La denuncia è del consigliere
regionale Piero Colussi, gruppo Cittadini - Libertà Civica: "il
patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia ridotto ai minimi
termini".
"I numeri riferiti dall'assessore alla cultura Elio De Anna a
margine della manifestazione svoltasi al Visionario di Udine, per
volontà del neonato movimento "1% per la cultura del Friuli
Venezia Giulia", meritano - spiega Colussi - alcune precisazioni,
altrimenti si rischia di imbrogliare le carte.
"Cominciamo dal famoso 1% per la cultura che l'assessore dice di
"aver già raggiunto e superato". Basta intendersi di cosa stiamo
parlando: finora si era sempre fatto riferimento alle pure spese
correnti nell'ambito delle attività e dei beni culturali,
lasciando da parte le spese di investimento legate ai mutui
concessi negli anni per la realizzazione di teatri, sale
polifunzionali, biblioteche, archivio dei film e quant'altro.
"Nel 2012 le risorse per la cultura, riconosciute anche da De
Anna, ammontano a 34,3 milioni di euro pari allo 0,79 del
bilancio regionale, percentuale che era scesa fino allo 0,3 con i
12,5 milioni disponibili per ora in bilancio e che dovrebbe
risalire allo 0,53 grazie agli ulteriori 9 milioni ricavati dal
maggior gettito riconosciuto dalla sentenza n. 241 della Corte
Costituzionale. Sono questi i numeri a cui, evidentemente, fa
riferimento il movimento che si è costituito in questi giorni.
"Parlare oggi di 1% per la cultura significa dunque avere a
disposizione circa 42 milioni di euro per le spese correnti
inerenti le attività e i beni culturali. Si tratta di un dato che
coincide quasi perfettamente con le risorse del 2009, disponibili
dopo l'assestamento di bilancio: 41,14 milioni di euro.
"Questo è il dato politico più significativo che la Giunta Tondo
cerca di occultare: se le cose rimarranno così, dal 2009 al 2013
le risorse saranno calate del 50% netto. Un dato inaccettabile
perché nessun altro comparto ha subito una riduzione così
significativa delle proprie risorse.
"I grandi sacrifici la cultura del Friuli Venezia Giulia li ha
già compiuti in quel bilancio di quattro anni fa che vide un
taglio secco del 25% delle proprie risorse. Quest'anno, se non ci
sarà un ulteriore adeguamento da parte del Consiglio regionale al
momento di votare la "finanziaria più difficile della sua storia"
- come ha dichiarato il presidente Tondo - per la cultura -
conclude Colussi - si tratterà di una vera e propria Waterloo.
"E comunque vada - chiosa il consigliere - sia l'1 che il 2 per
cento saranno sempre numeri molto piccoli: la nostra cultura e il
nostro patrimonio culturale sono stati ridotti ai minimi termini".