Pres. Franz: la Regione disciplini le aperture domenicali e festive
(ACON) Trieste, 2 dic - COM/MPB - "La richiesta di ritornare a
un regime regolamentato delle aperture domenicali e festive degli
esercizi commerciali è ormai pressochè unanime: accomuna infatti
Confcommercio, Confesercenti, tutte le sigle sindacali, gli
operatori del settore che, su iniziativa della commessa Elena
Strizzolo, sul web stanno aderendo in massa alla campagna
anti-liberalizzazione. Senza contare la Chiesa friulana, che da
subito si è opposta con fermezza alla deregulation introdotta
quasi un anno fa, a fine 2011, dal Decreto "Salva Italia":
davanti ad un appello così ampio ed eterogeneo la Regione
intervenga immediatamente a livello legislativo per ripristinare
un limite massimo al numero delle giornate di apertura domenicali
e festive dei negozi".
Ad affermarlo è il presidente del Consiglio regionale Maurizio
Franz che ricorda come la materia del commercio sia di competenza
esclusiva regionale, ai sensi dell'articolo 117 comma 4° della
Costituzione, e che quindi il FVG ha piena potestà di introdurre
una disciplina delle aperture festive e domenicali diversa
rispetto a quella nazionale.
"A quasi un anno dall'introduzione del regime di deregulation -
motiva Franz - si può affermare senza alcun timore di smentita
che essa non abbia apportato alcun effetto positivo sull'economia
del Paese, ma solo implicazioni negative sulla vita familiare e
sociale degli operatori del settore: aumentare le ore e le
giornate di apertura in un momento di grave crisi come quello che
stiamo attraversando, in cui il potere d'acquisto delle famiglie
è sempre minore e la propensione ai consumi ha subìto la peggiore
regressione dal secondo dopo guerra, non basta di certo a
rimettere in moto un sistema economico che necessiterebbe di
interventi ben più strutturali ed incisivi come quello della
riduzione del cuneo fiscale".
Ancora Franz: "Ritengo sia utile guardare a come gli altri Paesi
europei, soprattutto quelli più avanzati come la Germania,
disciplinano la materia: la Corte costituzionale tedesca ha
recentemente definito la domenica e le feste 'giorni di riposo
dal lavoro e di miglioramento spirituale' dichiarando per tal
motivo illegittima una legge dello Stato che prevedeva un limite
massimo di appena 10 domeniche lavorative all'anno. Senza poi
contare che sui 27 Paesi che attualmente compongono l'UE solo 9,
e con l'eccezione della Svezia sono tutti Stati dell' Europa
orientale usciti dall'esperienza comunista, sono privi di una
limitazione normativa alle giornate di apertura festive e
domenicali".
"Auspico quindi - è la conclusione del presidente del Consiglio
regionale - che la Regione riaffermi con forza la propria
competenza in materia e reintroduca una regolamentazione delle
giornate di apertura dei negozi per porre fine ad una situazione
che oltre a non generare alcun beneficio per il sistema
economico, sta provocando solo gravi danni per la vita personale
degli operatori del settore e delle loro famiglie".