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PD: Menis, un milione sprecato dal finto problema sicurezza

04.12.2012
15:02
(ACON) Trieste, 4 dic - COM/AB - Un altro milione di euro si aggiunge all'elenco degli sprechi prodotti in questi anni dal finto problema della sicurezza.

A sostenerlo è il consigliere regionale del PD Paolo Menis in merito alle dichiarazioni dell'assessore Seganti e ai numeri sull'attività dei volontari per la sicurezza. Proprio sui volontari si sta consumando - a giudizio di Menis - un deprecabile inganno ai danni dei cittadini: "La stragrande maggioranza dei volontari - spiega - sono in realtà persone che svolgono semplici attività di volontariato, come il Pedibus o i nonni vigile che tutti conosciamo e che esistevano ben prima di questa legge assurda. Con queste norme non si è fatto altro che costringerli a iscriversi a un albo e a frequentare addirittura corsi dove nessuno spiega loro diritti e doveri".

"Semplici cittadini che avevano messo il loro tempo a disposizione della comunità, magari per accompagnare i figli o i nipoti a scuola, sono stati obbligati a entrare negli elenchi dei volontari per la sicurezza per poter continuare a svolgere questa attività e oggi vengono addirittura portati come argomento per la necessità di armare i vigili".

"Una strumentazione gravissima e vergognosa - secondo Menis - che ricorda come la vera fotografia dei dati relativi all'applicazione del pacchetto sicurezza in Friuli Venezia Giulia racconti un'altra storia. Dai dati reali sui volontari, come contenuti nella relazione fornita qualche mese fa alla Commissione, risultava che, al 31 gennaio 2012, il totale dei volontari attivi iscritti nell'elenco regionale era pari a 429, dei quali solo 95 per l'impiego in tutte le attività del regolamento. In altre parole, quasi l'80% degli iscritti agli elenchi non c'entravano assolutamente nulla con armi e ronde, come invece si vorrebbe far credere".

"Un risultato a dir poco imbarazzante - conclude Menis - che certifica il fallimento totale di uno dei maggiori cavalli di battaglia di questa maggioranza, in particolare della Lega Nord. Oltre trenta milioni di euro spesi da inizio legislatura per il capitolo sicurezza, un Osservatorio regionale rimasto sulla carta, scarsissimo coordinamento con le Prefetture e nessun progresso sul piano dell'adeguamento della polizia locale. Ecco cos'hanno prodotto cinque anni di slogan e populismo".