PD: Moretton, riforma sanità inadeguata e inaccettabile
(ACON) Trieste, 4 dic - COM/AB - È inadeguata e inaccettabile
la proposta di legge del centro destra sulla sanità, perché non
si tratta di una riforma vera e propria, ma solo di una
riorganizzazione che non risolve nessuno dei problemi reali del
comparto, sia sotto il profilo economico-finanziario, sia sul
versante del riordino della rete ospedaliera.
Ad affermarlo è Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio
regionale, che denuncia come il progetto di legge tolga qualsiasi
potestà decisionale ai sindaci, che di conseguenza non potranno
più determinare alcunché su questioni territoriali, prevaricati
da un neo centralismo in favore della Regione.
Vengono inoltre dimezzati i Distretti socio-sanitari, creando
problemi di gestione, riducendo di molto l'offerta di prevenzione
sanitaria e togliendo loro autonomia.
Complessivamente, causa la mancata razionalizzazione frutto della
mancata riforma, non sussistono elementi di riduzione della
spesa, il cui fatto comporterà l'impossibilità di gestire
adeguatamente nei prossimi anni il comparto sanitario, con
l'aumento del fabbisogno finanziario da un lato, e la certa
diminuzione delle entrate al bilancio della Regione dall'altro.
Si renderebbe necessario mettere insieme alcune funzioni per
creare condizioni che portino al risparmio individuando percorsi
comuni, ad esempio per gli acquisti, pensando a un riordino della
rete ospedaliera, non più rinviabile anche alla luce della
riforma Balduzzi che prevede per la nostra Regione risparmi per
almeno cento milioni all'anno.
E in questo senso la proposta Tondo non aiuta a risolvere il
problema. La pianificazione sanitaria rimane diversificata,
mancando l'obiettivo di dare un'organizzazione uguale per tutta
la Regione, e ciò provocherà un futuro disastroso. Per una sanità
rispondente ai bisogni dei cittadini bisogna fare qualcosa di
profondamente diverso dalla proposta del centro destra.