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PD: Moretton, riforma sanità inadeguata e inaccettabile

04.12.2012
16:33
(ACON) Trieste, 4 dic - COM/AB - È inadeguata e inaccettabile la proposta di legge del centro destra sulla sanità, perché non si tratta di una riforma vera e propria, ma solo di una riorganizzazione che non risolve nessuno dei problemi reali del comparto, sia sotto il profilo economico-finanziario, sia sul versante del riordino della rete ospedaliera.

Ad affermarlo è Gianfranco Moretton, capogruppo PD in Consiglio regionale, che denuncia come il progetto di legge tolga qualsiasi potestà decisionale ai sindaci, che di conseguenza non potranno più determinare alcunché su questioni territoriali, prevaricati da un neo centralismo in favore della Regione.

Vengono inoltre dimezzati i Distretti socio-sanitari, creando problemi di gestione, riducendo di molto l'offerta di prevenzione sanitaria e togliendo loro autonomia.

Complessivamente, causa la mancata razionalizzazione frutto della mancata riforma, non sussistono elementi di riduzione della spesa, il cui fatto comporterà l'impossibilità di gestire adeguatamente nei prossimi anni il comparto sanitario, con l'aumento del fabbisogno finanziario da un lato, e la certa diminuzione delle entrate al bilancio della Regione dall'altro.

Si renderebbe necessario mettere insieme alcune funzioni per creare condizioni che portino al risparmio individuando percorsi comuni, ad esempio per gli acquisti, pensando a un riordino della rete ospedaliera, non più rinviabile anche alla luce della riforma Balduzzi che prevede per la nostra Regione risparmi per almeno cento milioni all'anno.

E in questo senso la proposta Tondo non aiuta a risolvere il problema. La pianificazione sanitaria rimane diversificata, mancando l'obiettivo di dare un'organizzazione uguale per tutta la Regione, e ciò provocherà un futuro disastroso. Per una sanità rispondente ai bisogni dei cittadini bisogna fare qualcosa di profondamente diverso dalla proposta del centro destra.