News


PD: Menosso, riforma sanitaria finta, uno spot elettorale

04.12.2012
18:41
(ACON) Trieste, 4 dic - COM/AB - La maggioranza di centrodestra ha dunque approvato la sua finta riforma della sanità. Finta perché non lambisce neanche aspetti istituzionali importanti quali la cosiddetta governance, ossia la determinazione delle funzioni dei soggetti responsabili del settore e le loro interrelazioni, ma soprattutto detta norme che entreranno in vigore tra due anni.

È evidente - afferma Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD - che si tratta di una spot del presidente Tondo che verrà sbandierato in campagna elettorale. Di fatto la legge ridurrà, in un lontano futuro, il numero delle Aziende territoriali e dei Distretti sanitari.

Di per sé la riduzione delle Aziende non significa alcunché, tutto dipende da come e perché viene fatta, in quanto da sola non porta a nulla: nessun risparmio e nessuna accelerazione dei processi decisionali e soprattutto nessun miglioramento dei servizi resi ai cittadini. L'unico risultato certo è una grande confusione per i lavoratori del SSR e quindi, a cascata, anche per gli utenti.

La riduzione dei Distretti, invece, è cosa grave perché allontana i servizi dai cittadini, li spersonalizza e con ogni probabilità li renderà di qualità inferiore.

Un simile intervento andava accompagnato da un parallelo riposizionamento della governance regionale, stabilendo ad esempio la piena responsabilità pianificatoria (le scelte strategiche di politica sanitaria) in capo alla Regione, e soprattutto dal rafforzamento della pianificazione e della programmazione dei servizi di Area vasta.

È l'Area vasta il perno attorno a cui far ruotare qualsivoglia riduzione di Aziende. Questa dimensione territoriale, infatti, è la sola a poter garantire una programmazione dei servizi efficace per bacino di utenza, omogeneità e rilevanza epidemiologica.

A ciò si aggiunga che il ministro della Salute è pronto a cambiare le regole anche per i bacini di utenza e le casistiche dei servizi ospedalieri; si tratta di modifiche importanti, di quelle che hanno segnato la storia della sanità nazionale e regionale.

Purtroppo l'esigenza elettorale del presidente ha prevalso su tutto: ragioni tecniche, buon senso e efficacia dei provvedimenti. Questi sono i veri costi della politica: le leggi inutili quando non addirittura dannose.