CR: approvata legge riordino Sistema sanitario, fine lavori (6)
(ACON) Trieste, 4 dic - RC - Il riordino istituzionale e
organizzativo del Servizio sanitario regionale è legge. Se 28
sono stati i voti favorevoli, inclusi i due del presidente Tondo
e del suo vice, Ciriani, assessore di riferimento, in 21 hanno
votato no, nessuno si è astenuto. Favorevoli, dunque, i
consiglieri di Pdl (incluso l'indipendente Baritussio), LN e UDC,
oltre a Pensionati, Asquini e Ballaman (Misto); contrari i
componenti di PD, Idv, Sinistra Arcobaleno, Cittadini e UAR.
Così le ragioni del voto:
Stefano Pustetto: voto contrario si Sinistra Arcobaleno perché
non siete mai entrati nel merito della riforma, l'assessore non
ha dato risposte. Quando si fa una riforma si devono sempre
valutare costi/benefici, invece avete lasciato tutto indefinito.
Praticamente avete bocciato tutti gli emendamenti sostanziali
dell'opposizione. Pessima riforma della sanità, si dà ai
direttori d'azienda un potere enorme, non avete tenuto conto del
dibattito.
Giorgio Venier Romano: sebbene siano stati respinti due nostri
emendamenti che avrebbero migliorato il testo, voto positivo
dell'UDC perché questa non è la riforma del Sistema sanitario
regionale, ma il suo inizio. Si cerca di ridurre i costi per
liberare risorse e avere così la possibilità di fare
investimenti. In seguito si dovranno fare altri interventi, come
eliminare i doppioni e puntare alla prevenzione.
Piero Colussi: voto contrario dei Cittadini perché, come
evidenziato anche da un collega di maggioranza, questo
provvedimento necessita di interventi successivi; non è una
riforma, ma un semplice riordino. Non so se la scelta di tre
Aziende sanitarie sia la più opportuna, tre anni fa lo pensavo ma
oggi ho dei dubbi. L'auspicio è che il nostro SSR mantenga gli
standard di oggi.
Enio Agnola: voto contrario di Idv perché c'erano tutte le
condizioni, suggerite tanto dai dirigenti e dagli operatori di
settore quanto dai cittadini, di migliorare un sistema che deve
trovare in sé stesso la forza di proseguire, perché nel bilancio
finanziario ci sono altri settori molto competitivi, come il
lavoro, che avranno sostegno. È una norma insufficiente,
lontanissima dalle aspettative del mondo della sanità.
Sergio Lupieri: voto contrario del PD, con la bocciatura totale
della gestione Tondo della sanità fatta di 5 anni di nessuna
manutenzione e nessun Piano di edilizia ospedaliera, nessuna
riqualificazione delle case di riposo, dei punti nascita,
dell'emergenza, della domiciliarità. Mettere la sanità nelle mani
dei direttori generali è assolutamente inadeguato. Manca
un'analisi completa dell'esigenza salute e il vantaggio che
porterà questo provvedimento.
(fine)