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CR: approvata legge riordino Sistema sanitario, fine lavori (6)

04.12.2012
18:41
(ACON) Trieste, 4 dic - RC - Il riordino istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale è legge. Se 28 sono stati i voti favorevoli, inclusi i due del presidente Tondo e del suo vice, Ciriani, assessore di riferimento, in 21 hanno votato no, nessuno si è astenuto. Favorevoli, dunque, i consiglieri di Pdl (incluso l'indipendente Baritussio), LN e UDC, oltre a Pensionati, Asquini e Ballaman (Misto); contrari i componenti di PD, Idv, Sinistra Arcobaleno, Cittadini e UAR.

Così le ragioni del voto:

Stefano Pustetto: voto contrario si Sinistra Arcobaleno perché non siete mai entrati nel merito della riforma, l'assessore non ha dato risposte. Quando si fa una riforma si devono sempre valutare costi/benefici, invece avete lasciato tutto indefinito. Praticamente avete bocciato tutti gli emendamenti sostanziali dell'opposizione. Pessima riforma della sanità, si dà ai direttori d'azienda un potere enorme, non avete tenuto conto del dibattito.

Giorgio Venier Romano: sebbene siano stati respinti due nostri emendamenti che avrebbero migliorato il testo, voto positivo dell'UDC perché questa non è la riforma del Sistema sanitario regionale, ma il suo inizio. Si cerca di ridurre i costi per liberare risorse e avere così la possibilità di fare investimenti. In seguito si dovranno fare altri interventi, come eliminare i doppioni e puntare alla prevenzione.

Piero Colussi: voto contrario dei Cittadini perché, come evidenziato anche da un collega di maggioranza, questo provvedimento necessita di interventi successivi; non è una riforma, ma un semplice riordino. Non so se la scelta di tre Aziende sanitarie sia la più opportuna, tre anni fa lo pensavo ma oggi ho dei dubbi. L'auspicio è che il nostro SSR mantenga gli standard di oggi.

Enio Agnola: voto contrario di Idv perché c'erano tutte le condizioni, suggerite tanto dai dirigenti e dagli operatori di settore quanto dai cittadini, di migliorare un sistema che deve trovare in sé stesso la forza di proseguire, perché nel bilancio finanziario ci sono altri settori molto competitivi, come il lavoro, che avranno sostegno. È una norma insufficiente, lontanissima dalle aspettative del mondo della sanità.

Sergio Lupieri: voto contrario del PD, con la bocciatura totale della gestione Tondo della sanità fatta di 5 anni di nessuna manutenzione e nessun Piano di edilizia ospedaliera, nessuna riqualificazione delle case di riposo, dei punti nascita, dell'emergenza, della domiciliarità. Mettere la sanità nelle mani dei direttori generali è assolutamente inadeguato. Manca un'analisi completa dell'esigenza salute e il vantaggio che porterà questo provvedimento.

(fine)