Pdl: Valenti e Marin replicano ad accuse su sanità isontina
(ACON) Trieste, 6 dic - COM/AB - "In questa Finanziaria di
ristrettezze, di lacrime e sangue, per la prima volta in assoluto
il finanziamento al comparto sanitario del Friuli Venezia Giulia
è diminuito del 2%. Ecco perché è stata fortemente voluta e
approvata una riforma sanitaria tesa a razionalizzare la spesa,
ma anche a conservare la qualità dei servizi, facendo fronte ai
bisogni emergenti".
Ad affermarlo, i consiglieri regionali del Pdl Gaetano Valenti e
Roberto Marin che replicano così alle dichiarazioni dei
consiglieri del PD Franco Brussa e Giorgio Brandolin.
"Nessuno vuole negare - rilevano Valenti e Marin - che la
provincia di Gorizia sia l'unica a non avere un'Azienda sanitaria
solo sua. Vogliamo però ricordare che con questa riforma le
Aziende sono passate da sei a tre, e gli accorpamenti hanno
riguardato anche altri territori e non soltanto quello isontino".
"La conservazione dell'autonomia degli ospedali di Gorizia e di
Monfalcone - sottolinea Valenti - è stata la nostra stella
polare. Una necessità che è stata evidenziata in tutti i miei
incontri con gli operatori ospedalieri del territorio".
"Ricordo - prosegue Valenti - che il progetto per la costituzione
dell'Azienda ospedaliera degli Ospedali riuniti di Gorizia e
Monfalcone, firmato anche dai colleghi Marin e Razzini, era nato
per contrastare la visione di un'unica Azienda territoriale
regionale che avrebbe previsto l'incorporamento di tutti gli
ospedali di valenza territoriale nelle tre Aziende ospedaliere
già operanti in regione. Credo che già da solo il verbo
incorporare (assorbire, annettere, inglobare), dia la netta
sensazione di quanto sarebbe successo ai servizi ospedalieri
isontini nel breve e medio periodo".
"I giudizi di Brussa e Brandolin lasciano, quindi, il tempo che
trovano, sono strumentali e non entrano nel merito delle
questioni. Quando lo stesso Brussa - concludono Valenti e Marin -
è stato in maggioranza con la precedente Giunta guidata da Illy,
cosa ha fatto di positivo a favore della sanità isontina e dei
nostri servizi ospedalieri e territoriali? Ci sforziamo di
ricordare, senza, però, riuscirci".