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II Comm: illustrati 3 provvedimenti per micro-piccole imprese (1)

06.12.2012
14:56
(ACON) Trieste, 6 dic - MPB - Tre provvedimenti di legge, due di iniziativa di consiglieri regionali e uno elaborato dalla Giunta, e tutti rivolti a sostenere le imprese di micro, piccola o media dimensione, sono stati posti all'attenzione della II Commissione consiliare presieduta dal leghista Federico Razzini.

Al termine dell'illustrazione, proprio per l'importanza dell'argomento che incide sul tessuto produttivo promuovendo nuova imprenditorialità, è stata decisa l'istituzione di un Comitato ristretto - composto dai consiglieri Alessandro Tesolat (UDC), Massimo Blasoni (Pdl), Mara Piccin (LN), Enio Agnola (Idv) e Sandro Della Mea (PD) - per fare sintesi dei contenuti proposti con l'obiettivo di portare un testo condiviso all'attenzione del Consiglio regionale già nel mese di gennaio. Fissata la prima riunione, martedì 11 dicembre.

Sullo sfondo il dato dell'ISTAT, che evidenzia come delle oltre 97.000 aziende censiste in Friuli Venezia Giulia, ben 96.000 sono micro o piccole imprese che danno lavoro alla maggioranza degli occupati, che non hanno una struttura adeguata per competere nel contesto produttivo globalizzato e sono penalizzate dalla crisi.

La prima proposta, in ordine di tempo, ad essere presentata il 30 luglio scorso porta la firma di Tesolat e punta - in 12 articoli - a sostenere queste tipologie di imprese attraverso l'aggregazione regolata da un "contratto di rete" che deve mirare al sostegno in particolare dell'economia territoriale favorendo, proprio attraverso l'aggregazione, le economie di scala, la propensione all'innovazione e la competitività sui mercati. Per le imprese regionali intenzionate a sviluppare progetti di rete, oltre alla concessione di contributi economici si prevede - e qui sta la novità - una "fase propedeutica", gestita dalle associazioni di categoria e dai CATA che meglio possono supportare le imprese in questo percorso, che ha lo scopo di facilitare il lavoro di gruppo definendo programma di lavoro, valutazione dei rischi, sostenibilità del progetto, procedure di gestione. In sostanza gli imprenditori devono cominciare a pensare agli altri imprenditori non più come a concorrenti, ma a partner coi quali sviluppare percorsi di crescita. Altro elemento innovativo è rappresentato dalle modalità aggregative ammesse, con l'obiettivo di creare una corsia preferenziale per reti di micro e piccole imprese tenendo conto che la presenza in tali reti di una media impresa è un fattore altamente strategico.

Di 12 articoli anche la proposta di legge presentata dai consiglieri Blasoni (primo firmatario che l'ha illustrata), Novelli e Colautti del Pdl, De Mattia e Piccin della Lega Nord e Ferone (Partito Pensionati) per il riconoscimento della centralità delle micro, piccole e medie imprese, nell'alveo di misure europee e norme nazionali. Tra gli obiettivi, favorire l'avvio di nuove imprese, soprattutto da parte dei giovani e delle donne, creando condizioni favorevoli per le imprese extra-regionali che intendessero stabilire la propria sede amministrativa e operativa sul territorio regionale, senza trascurare problematiche sociali e tematiche ambientali, la promozione della sussidiarietà orizzontale quale principio informatore delle politiche pubbliche in riferimento alla creazione d'impresa, premiando il talento imprenditoriale, valorizzando l'autoimprenditorialità e lo sviluppo del "Made in Friuli Venezia Giulia", favorendo la successione di impresa e la certificazione della stessa, riducendo al minimo i margini di discrezionalità amministrativa, in un'ottica di maggior semplificazione. Altri aspetti, migliorare i rapporti tra imprese e pubblica amministrazione, la trasparenza delle informazioni e dell'accesso agli appalti pubblici, gli strumenti di incentivazione con attenzione anche ai progetti mirati allo start up di nuove microimprese, il ruolo delle Associazioni di rappresentanza delle MPMI e dei loro organismi operativi, il mantenimento della base occupazionale. A favore delle microimprese di nuova costituzione è prevista la possibilità di ridurre l'aliquota dell'IRAP. Infine, l'incremento del 25% dell'ammontare massimo dei contributi previsti per il sostegno all'autoimprenditorialità.

(immagini tv)

(segue)