II Comm: illustrati 3 provvedimenti per micro-piccole imprese (1)
(ACON) Trieste, 6 dic - MPB - Tre provvedimenti di legge, due
di iniziativa di consiglieri regionali e uno elaborato dalla
Giunta, e tutti rivolti a sostenere le imprese di micro, piccola
o media dimensione, sono stati posti all'attenzione della II
Commissione consiliare presieduta dal leghista Federico Razzini.
Al termine dell'illustrazione, proprio per l'importanza
dell'argomento che incide sul tessuto produttivo promuovendo
nuova imprenditorialità, è stata decisa l'istituzione di un
Comitato ristretto - composto dai consiglieri Alessandro Tesolat
(UDC), Massimo Blasoni (Pdl), Mara Piccin (LN), Enio Agnola (Idv)
e Sandro Della Mea (PD) - per fare sintesi dei contenuti proposti
con l'obiettivo di portare un testo condiviso all'attenzione del
Consiglio regionale già nel mese di gennaio. Fissata la prima
riunione, martedì 11 dicembre.
Sullo sfondo il dato dell'ISTAT, che evidenzia come delle oltre
97.000 aziende censiste in Friuli Venezia Giulia, ben 96.000 sono
micro o piccole imprese che danno lavoro alla maggioranza degli
occupati, che non hanno una struttura adeguata per competere nel
contesto produttivo globalizzato e sono penalizzate dalla crisi.
La prima proposta, in ordine di tempo, ad essere presentata il 30
luglio scorso porta la firma di Tesolat e punta - in 12 articoli
- a sostenere queste tipologie di imprese attraverso
l'aggregazione regolata da un "contratto di rete" che deve mirare
al sostegno in particolare dell'economia territoriale favorendo,
proprio attraverso l'aggregazione, le economie di scala, la
propensione all'innovazione e la competitività sui mercati. Per
le imprese regionali intenzionate a sviluppare progetti di rete,
oltre alla concessione di contributi economici si prevede - e qui
sta la novità - una "fase propedeutica", gestita dalle
associazioni di categoria e dai CATA che meglio possono
supportare le imprese in questo percorso, che ha lo scopo di
facilitare il lavoro di gruppo definendo programma di lavoro,
valutazione dei rischi, sostenibilità del progetto, procedure di
gestione. In sostanza gli imprenditori devono cominciare a
pensare agli altri imprenditori non più come a concorrenti, ma a
partner coi quali sviluppare percorsi di crescita. Altro elemento
innovativo è rappresentato dalle modalità aggregative ammesse,
con l'obiettivo di creare una corsia preferenziale per reti di
micro e piccole imprese tenendo conto che la presenza in tali
reti di una media impresa è un fattore altamente strategico.
Di 12 articoli anche la proposta di legge presentata dai
consiglieri Blasoni (primo firmatario che l'ha illustrata),
Novelli e Colautti del Pdl, De Mattia e Piccin della Lega Nord e
Ferone (Partito Pensionati) per il riconoscimento della
centralità delle micro, piccole e medie imprese, nell'alveo di
misure europee e norme nazionali. Tra gli obiettivi, favorire
l'avvio di nuove imprese, soprattutto da parte dei giovani e
delle donne, creando condizioni favorevoli per le imprese
extra-regionali che intendessero stabilire la propria sede
amministrativa e operativa sul territorio regionale, senza
trascurare problematiche sociali e tematiche ambientali, la
promozione della sussidiarietà orizzontale quale principio
informatore delle politiche pubbliche in riferimento alla
creazione d'impresa, premiando il talento imprenditoriale,
valorizzando l'autoimprenditorialità e lo sviluppo del "Made in
Friuli Venezia Giulia", favorendo la successione di impresa e la
certificazione della stessa, riducendo al minimo i margini di
discrezionalità amministrativa, in un'ottica di maggior
semplificazione. Altri aspetti, migliorare i rapporti tra imprese
e pubblica amministrazione, la trasparenza delle informazioni e
dell'accesso agli appalti pubblici, gli strumenti di
incentivazione con attenzione anche ai progetti mirati allo start
up di nuove microimprese, il ruolo delle Associazioni di
rappresentanza delle MPMI e dei loro organismi operativi, il
mantenimento della base occupazionale. A favore delle
microimprese di nuova costituzione è prevista la possibilità di
ridurre l'aliquota dell'IRAP. Infine, l'incremento del 25%
dell'ammontare massimo dei contributi previsti per il sostegno
all'autoimprenditorialità.
(immagini tv)
(segue)