CR: Finanziaria regionale, relatori Kocijancic e Corazza (4)
(ACON) Trieste, 12 dic - MPB - Le uniche certezze dell'ultima
finanziaria della legislatura - secondo il relatore di minoranza
Igor Kocijancic (SA-PRC) - sono che la discussione svolta in I
Commissione e nelle Commissioni di merito è stata sostanzialmente
vanificata dagli effetti dei tagli del Governo Monti a Regioni e
Autonomie locali e dalla levata di scudi trasversale di sindaci e
presidenti di Province in relazione ai paventati tagli di
trasferimenti e all'interpretazione restrittiva di alcuni
parametri del patto di stabilità.
Nella relazione egli denuncia un bilancio ingessato e le
riduzioni in alcuni casi superiori al 50% rispetto all'anno
ancora in corso, delle risorse da destinare alla cultura - con
disagi insostenibili per i settori cinematografico e teatrale - e
all'istruzione e al diritto di studio; rileva inoltre quella che
definisce "curiosa consuetudine" che si ripete nell'ultimo
triennio, a proposito dell'annuncio, a Commissione ormai chiusa,
di ulteriori disponibilità: quest'anno è pari a 70 milioni di
euro derivanti dalla vittoria in sede di ricorso alla Corte
Costituzionale con il quale la Regione FVG ha affermato le
proprie ragioni in opposizione al Governo, e ciò offre nuove
disponibilità di riassegnazione di risorse ai settori
maggiormente in sofferenza già segnalate consegnando all'Aula
questa responsabilità.
Ora che c'è un quid in più di disponibilità è auspicabile una
riflessione meno ingessata che lasci spazio, al posto dei tagli
lineari, a ragionamenti di merito e di priorità, conclude
Kocijancic che nella relazione ha inserito anche un suggerimento
alla Giunta: valutare l'ipotesi di operare un lieve decremento o
ridimensionamento delle risorse già impegnate in misure e fondi
di rotazione a sostegno delle piccole e medie imprese, per
liberare una quota da poter aggiungere a quelle disponibili dopo
l'affermazione in sede di ricorso.
Per il relatore di minoranza Alessandro Corazza (Idv) - che
elenca le cose che si sarebbero potute fare, data la crisi - la
scelta politica per costruire questa legge di bilancio è lo
specchio dell'intera legislatura, ovvero l'assenza di una visione
politica a lungo termine, mentre l'azione si è concentrata troppo
sui risultati immediati, quelli più facili da monetizzare in
termini di consenso. E, per il consigliere, fortemente sbagliati
sono i tagli lineari di circa il 20% a discapito degli Enti
locali, quelli alla cultura (assieme a istruzione, ricerca,
diritto allo studio) che, come l'ambiente, - sottolinea - può e
deve essere considerata opportunità di crescita sociale e di
sviluppo anche economico, su cui investire con regole eque.
Per la cultura questa poteva essere l'occasione per riformare una
volta per tutte il sistema di assegnazione delle risorse,
improntato sul merito, mettendo fine ai clientelismi. Una Regione
che taglia sull'istruzione non guarda al futuro e lascia indietro
un settore strategico - ha aggiunto, critico, Corazza, segnalando
sia l'appello degli ambientalisti in particolare per i Parchi
regionali, sia denunciando il tentativo di raschiare anche le
risorse del Fondo giovani. Un errore anche la riduzione dei fondi
sui settori rurale, agroalimentare e forestale, passati da 67 a
19 milioni.
Infine, la necessità di ripensare completamente l'impostazione
sbagliata data finora dalla maggioranza Tondo alla realizzazione
della terza corsia dell'autostrada A4, oggi pesantemente a carico
del sistema finanziario regionale: è quindi indispensabile - ha
concluso - liberare le risorse vincolate dalle recenti leggi di
bilancio per renderle disponibili ad attenuare i tagli ai diversi
aspetti strutturali, tanto più che sarà il prossimo Governo
regionale a reperire le risorse per la realizzazione della terza
corsia attraverso un maggiore coinvolgimento del livello
nazionale ed europeo, posto che l'opera assolve a interessi
strategici nazionali e internazionali di cui la nostra Regione è
solo in parte interessata.
I lavori riprenderanno alle 14.30 con gli interventi in sede di
dibattito generale sulla Finanziaria 2013.
(segue)