PD: Brandolin, più che di manutenzione è una legge omnibus
(ACON) Trieste, 12 dic - COM/AB - Legge di manutenzione?
Piuttosto legge omnibus, visto che ancora una volta si è dovuto
assistere a forzature e a disposizioni che sanno poco di
manutenzione: sintomo di una confusione costante che regna in
seno alla maggioranza, e di conseguenza nostro è un giudizio
negativo soprattutto sulle modifiche operate su leggi di recente
approvazione.
Il gruppo del Partito Democratico - evidenzia Giorgio Brandolin -
si è dichiarato contrario anche sulla norma che istituisce la
possibilità di tre mandati consecutivi per i sindaci di tutti i
Comuni della regione, unici esclusi i quattro Comuni capoluogo,
introducendo un inutile quanto dannoso motivo di specialità in
più per la nostra regione.
Analogamente contrario il gruppo del PD si è espresso sulla
assurda modifica proposta da Asquini per limitare le decisioni
dei sindaci in merito alle chiusure al traffico dei centri
storici ponendosi in contrasto con la norma statale.
L'opera di convincimento del PD ha inoltre indotto la maggioranza
a soprassedere sulla questione della caccia, rimandando la
materia in Commissione per i dovuti approfondimenti.
Di positivo invece ci sono alcune proposte migliorative
introdotte per merito del gruppo del PD, come ad esempio la
semplificazione di alcune procedure nel settore delle attività
estrattive e dell'attività di scavo, l'avvio della
semplificazione nelle procedure burocratiche permettendo l'invio
per via telematica di documentazione agli enti pubblici.
Il gruppo del PD, come di consueto, è poi entrato nel merito
delle questioni e ha accolto con favore alcune proposte positive
dalla Giunta, come nel caso delle disposizioni per favorire il
diritto all'accessibilità e l'eliminazione delle barriere
architettoniche, con una postilla negativa relativa alla
vergognosa eliminazione della obbligatorietà di prevedere servizi
igienici accessibili nelle stazioni di servizio carburanti, con
ciò evidenziando per l'ennesima volta, se mai ce ne fosse
bisogno, l'evidente contraddittorietà delle norme approvate.