PD: Brussa, solidarietà e stima nei confronti degli insegnanti
(ACON) Trieste, 14 dic - COM/AB - "Sarebbe opportuno che il
Consiglio regionale, nell'ambito della discussione in corso della
Finanziaria 2013, esprimesse solidarietà nei confronti degli
insegnanti delle scuola di ogni ordine e grado. La categoria
degli insegnanti, infatti, viene troppo spesso etichettata come
una casta di lavoratori impegnata per poche ore al giorno e che
può godere di oltre due mesi di vacanza, mentre la realtà è
diversa e l'impegno del corpo docente va ben oltre le 18 ore
ufficiali di insegnamento alla settimana".
La sollecitazione arriva dal consigliere regionale del Partito
Democratico, Franco Brussa, anche in seguito alla volontà
espressa dai docenti del Friuli Venezia Giulia di rappresentare
al Consiglio regionale il loro disagio in riferimento alle
paventate modifiche governative di orario di lavoro, di
trattamento economico e di riorganizzazione del sistema. Essi
chiedono l'attenzione dei rappresentanti politici e il sostegno
presso il Governo, ma soprattutto una corretta informazione, nei
loro riguardi, presso l'opinione pubblica.
"Oltre alla solidarietà sarebbe bello venisse espresso anche un
atto di stima nei confronti del corpo insegnante, afferma
l'esponente PD, considerato che la nostra regione, in base alle
rilevazioni Ocse, risulta tra le migliori per livello di
istruzione in Italia e alla pari con i migliori sistemi
d'istruzione d'Europa. Prova ne sia - dice Brussa - che i nostri
studenti hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e premi
internazionali. Riconoscimenti dovuti al lavoro dei ragazzi, ma
anche sicuramente alla professionalità del corpo docenti, serio e
preparato. Risulta incomprensibile come questa categoria, che
dovrebbe essere messa nelle condizioni di lavorare al meglio
anche in considerazione dell'evoluzione della società, dove
esistono sempre maggiori complessità in termini sociali e
tecnologici, venga invece percepita come una casta di persone che
lavorano poco".
Il consigliere del PD evidenzia che, oltre alle ore passate in
classe, il lavoro dell'insegnate si basa anche su tante ore
necessarie per la preparazione delle lezioni, per la correzione
degli elaborati, per le attività collegiali, per il rapporto con
i genitori, per l'aggiornamento. Ore di lavoro sommerse, non
visibili, a cui si aggiungono competenze e responsabilità prima
sconosciute, per poter affrontare nuove sfide sociali, culturali
e professionali nella gestione della classi multietniche, delle
difficoltà e dei disturbi di apprendimento, dell'integrazione
scolastica di studenti con disabilità, delle nuove tecnologie,
della gestione del bullismo e della violenza minorile.
"Serve che la Giunta regionale - afferma Franco Brussa -
intervenga presso il Governo nazionale affinché questa
professione venga valorizzata e non denigrata e gli insegnanti
non siano tacciati di essere dei lavativi, ma vengano, anzi
lodati perché, nonostante le note difficoltà della scuola,
restano un punto fermo, necessario per costruire la convivenza
sociale e accrescere la conoscenza. Ci piace parlare di scuola
europea, ma non ci ricordiamo - concluda l'esponente PD - che in
altri Paesi d'Europa gli insegnanti vengono ampiamente
valorizzati e noi dobbiamo sentirci onorati di avere una classe
di insegnati tra le migliori d'Italia".