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Pres. Franz visita museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo a Udine

19.12.2012
15:09
(ACON) Udine, 19 dic - MPB - Il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz ha visitato il Museo diocesano di Udine che, nel settecentesco palazzo un tempo residenza dei Patriarchi di Aquileia (fino al 1751) e poi dimora degli Arcivescovi di Udine, ospita le Gallerie del Tiepolo, che costituiscono il perfetto complemento alla straordinaria esposizione allestita a Villa Manin fino al 7 aprile 2013 dedicata a Giambattista Tiepolo, il più grande affrescatore del '700, e al suo percorso artistico dalla giovinezza alla tarda maturità.

Una visita guidata dal direttore del Museo, il professor Giuseppe Bergamini che è tra i curatori dell'esposizione di Villa Manin, e che per Franz ha voluto significare un doveroso omaggio a una realtà che, per le preziose collezioni che custodisce e per la sua storia, è un luogo importante per la conoscenza anche della storia civile, religiosa e artistica della città e del Friuli, apprezzatissima meta di visitatori da ogni parte del mondo.

Salendo lo Scalone d'onore, dominato dall'affresco della cacciata degli angeli ribelli, attraverso la sala del Trono (dove sono ritratti tutti i patriarchi e gli arcivescovi susseguitisi dal IV secolo d.C. in poi) e la Galleria degli ospiti dove gli affreschi ispirati a fatti della vita di Abramo, Isacco e Giacobbe per finezza di stesura pittorica sembrano quasi dipinti su tela, si possono ammirare le opere di un giovane Tiepolo neppure trentenne ma già pittore di prima grandezza. E poi, la Sala Rossa dove domina Il giudizio di Salomone, e le stampe alle pareti furono donate al patriarca Dolfin dal Re Sole; gli stucchi della sala Gialla; le grottesche di Giovanni da Udine del soffitto della sala Azzurra, per arrivare alla spettacolare Biblioteca patriarcale, voluta da Dionisio Dolfin, prima biblioteca pubblica dopo la Guarneriana di San Daniele, che per l'apparato ligneo e per il ricchissimo patrimonio librario custodito costituisce un unicum nel panorama europeo. Infine, una scala lumacata conduce alle sale espositive dedicate alla scultura lignea con tesori a partire del '300, come la preziosa Sant'Eufemia di eleganza gotica.

Il Palazzo, danneggiato dal sisma, fu restaurato e il Museo fu ufficialmente aperto al pubblico nel 1995. Il museo, e il suo contenitore, forse più conosciuti all'estero che in Friuli, meritano un'attenzione che - secondo Franz - l'appuntamento di Villa Manin contribuirà a convogliare. Infatti, eccezionalmente il Museo diocesano rispetterà gli stessi orari dell'esposizione a Passariano e i biglietti acquistati in una delle due sedi daranno la possibilità di visitare l'altra a prezzo scontato. Ma importante anche l'impegno anche potrà venire dalle istituzioni, ha affermato il presidente raccogliendo l'auspicio del direttore Bergamini, per valorizzare un luogo di grande richiamo culturale e turistico.

(foto; immagini tv)