PD: Iacop, non interrompere la riforma delle Province
(ACON) Trieste, 19 dic - COM/AB - Il Consiglio regionale ha
approvato un ordine del giorno, proposto dal Gruppo consiliare
del PD, collegato alla discussione sulla Finanziaria 2013, per
concretizzare la riorganizzazione del sistema istituzionale
Regione-Autonomie locali, con particolare riferimento alla
razionalizzazione delle Province e delle loro funzioni.
L'ordine del giorno, con primo firmatario l'ex assessore
regionale alle autonomie locali Franco Iacop, si collega alle
iniziative del Governo Monti conseguenti all'approvazione della
legge 135 del 7 agosto sulla spendig rewiev e al Decreto legge 5
novembre 2012 n. 188 che contiene disposizioni urgenti in
materia di Province e Città metropolitane, che però difficilmente
verrà convertito in legge entro la fine della legislatura.
Le disposizioni del Governo nazionale - afferma Iacop - prevedono
che le Amministrazioni provinciali in scadenza nella primavera
nel 2013, come quella Udine, non procedano al rinnovo dei
rispettivi organi elettivi e in loro sostituzione venga nominato
un commissario fino alla definizione della riorganizzazione
complessiva prevista dal D.L. 188.
La mozione del PD, di fatto, impone alla Giunta regionale, in
virtù della competenza primaria in materia, di predisporre idonei
provvedimenti tesi a evitare che lo svolgersi delle elezioni per
la Provincia di Udine pregiudichi la possibilità di riorganizzare
il sistema istituzionale Regione-Autonomie. Tutti ci ricordiamo
che nella LR 3/2012 - continua il consigliere PD - c'era
l'impegno per la Giunta a presentare entro 120 giorni una riforma
dell'assetto istituzionale degli Enti locali, che non è stata
presentata e che in quella stessa legge si era di fatto deciso di
lasciare tutto com'è.
Ora vedremo come Tondo e la sua maggioranza si comporteranno e
quali provvedimenti adotteranno alla riapertura dei lavori in
Consiglio regionale con la convocazione della V Commissione, già
fissata per l'8 gennaio 2013 con all'ordine del giorno l'esame
delle diverse proposte di legge sulla riorganizzazione delle
Province. Non si può correre il rischio - conclude Iacop - di
rinviare ulteriormente un processo di riforma così importante con
la giustificazione di non poter interrompere un mandato in corso.