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Presidente Franz: conferenza stampa di fine anno

20.12.2012
15:05
(ACON) Trieste, 20 dic - RC - Il 2012 volge al termine e tra pochi mesi finirà anche la X legislatura. Ecco che la consueta conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, diventa l'occasione non solo per i gli auguri natalizi, ma momento importante per fare il punto di un quinquennio molto articolato e difficile, tra crisi economica cominciata ancora nel 2008, spending review, Governo tecnico e mondo della politica in necessaria trasformazione.

Guardando alla X legislatura regionale, tralasciando il 2008 in quanto anno "viziato" dal passaggio dalla legislatura precedente, i dati parlano di 28 leggi approvate nel 2012, 19 lo scorso anno, 23 nel 2010 e 25 nel 2009. Tra le più importanti segnalate dal presidente Franz, quella sull'agevolazione dell'accesso al credito delle imprese e quella per l'autonomia dei giovani, ma anche la norma per la tutela delle donne affette da endometriosi e quella in materia di energia e carburanti.

Anche il numero delle sedute d'Aula ha già superato quello registrato negli anni passati: 77 sino a fine dicembre, a cui andranno sommate quelle che si terranno nei prossimi mesi. Sono state 67 nel 2011, 65 nel 2010 e 74 nel 2009.

Passando alle sei Commissioni permanenti, ad essersi riunita di più è stata sino a oggi la III (Salute e immigrazione), 44 volte, ma ad aver esaminato più provvedimenti è stata la V (Affari istituzionali e autonomie locali) con 21 provvedimenti, un numero superato solo dagli atti - 31 - esaminati dal Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione.

Quanto alle spese, il consultivo stimato al 31 dicembre prossimo parla di 23.873.719,38 euro, così ripartiti: indennità e aggiornamento dei consiglieri 9.968.554,50 euro (41,76%), indennità ex consiglieri e anticipazioni indennità di fine mandato 7.972.607,78 euro (33,39%), contributi ai Gruppi consiliari 2.983.839,37 euro (12,5%), spese per il funzionamento delle sedi consiliari 2.027.395,92 euro (8,49%), attività istituzionali 497.003,62 euro (2,08%). A queste spese, si aggiungono quelle per i tre organi il cui controllo ricade sul Consiglio regionale: Comitato regionale per le comunicazioni - Crecom FVG 285.249,25 euro (1,2%), Commissione pari opportunità 77.989,94 euro (0,33%), Autorità regionale per la vigilanza sui servizi idrici 61.034,00 euro (0,26%).

Il presidente Franz ha quindi espresso il dovere, per le istituzioni, di capire i disagi della popolazione e il compito di tenerne conto. Nella nostra gente - ha detto - percepisco l'orgoglio di voler uscire dalla crisi e di farlo rafforzati, come accade dopo ogni sfida. Ma il Governo deve capire l'importanza e la necessità di essere una Regione autonoma. Anzi, il mio auspicio è non solo che il Friuli Venezia Giulia abbia sempre più specialità, ma che anche le Regioni ordinarie diventino autonome. Perché dobbiamo tutte essere responsabili delle nostre spese, ma anche delle nostre entrate, e tutte parimenti. Invece oggi ci sono altre realtà come Sicilia, Trento e Bolzano che possono contare su 10 decimi di compartecipazione delle pensioni, noi solo di 6 decimi, e non siamo riusciti ancora ad avere quella sui dipendenti pubblici, eppure siamo virtuosi e ci paghiamo tutta la sanità.

Chi ci guarda male perché abbiamo lo sconto sui carburanti - ha puntualizzato il presidente - non realizza che, così non fosse, ci sarebbe una fuga verso la Slovenia con una conseguente perdita di accise enorme. Lo stesso dicasi per il trattamento più favorevole che hanno le imprese, rispetto alle nostre, in Austria e Slovenia. Perciò noi non siamo a chiedere privilegi, ma solo di poter essere concorrenziali con le realtà a noi confinanti.

Franz non ha, poi, mancato di ricordare la drastica riduzione del debito regionale per 750 milioni, oggi dunque di poco più di un miliardo. Un impegno - ha fatto presente - preso dalla Giunta Tondo quando ancora non era di moda, come è adesso, parlare di spendine review. Inoltre ricordiamo che l'Aula ha approvato due riforme che vanno sempre verso il taglio della spesa: la riduzione delle Aziende sanitarie e quella delle Aziende territoriali Ater. Ma anche il taglio del 50% delle spese dei Gruppi consiliari da 2 a 1 milione di euro, e il ricalcalo dei vitalizi dei consiglieri su base contributiva che, in generale, farà avere loro una pensione di circa 800 euro lordi, 600 netti.

Sollecitato, poi, dai giornalisti sulle aperture domenicali dei negozi, Franz si è limitato a fare una contro-domanda: perché in Germania e Austria la chiusura è stata resa obbligatoria con una sentenza dei giudici? Non fanno, forse, parte dell'Unione europea come noi?

(foto; immagini tv)