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PD: Marsilio e Della Mea, prospettata chiusura uffici postali montani

21.12.2012
11:14
(ACON) Trieste, 21 dic - COM/RC - La Giunta regionale, con una delibera del 12 novembre scorso, ha deciso di sottoscrivere con Poste Italiane un protocollo di intesa finalizzato a far sospendere immediatamente il ridimensionamento della presenza di Poste Italiane stessa in Friuli Venezia Giulia. Purtroppo nei giorni scorsi è stata comunque annunciata la chiusura degli uffici postali di Piano Arta Terme, Cave del Predil e Timau. Ciò significa che di questo passo Poste Italiane riuscirà indisturbata a chiudere 10 uffici e razionalizzarne altri 11.

La notizia fa parte di una interrogazione dei consiglieri del PD Enzo Marsilio e Sandro Della Mea, i quali ricordano di aver sollecitato la Giunta Tondo almeno dal 2010 a dialogare con Poste Italiane per cercare una possibile intesa sul Piano di ristrutturazione della società.

Sinora ci era stato risposto che la dirigenza di Poste Italiane rifiutava il dialogo - spiegano Marsilio e Della Mea - oggi ci fa piacere apprendere che qualcosa si sta muovendo. Ci fa anche piacere sapere che ci si impegna a convocare un incontro per trasformare alcuni uffici postali in centri di multiservizi, come da tempo avevamo suggerito. È questa la strada da percorrere se si vuole, da un lato, riguadagnare gli uffici di cui è prevista la chiusura o il ridimensionamento e, dall'altro, garantire in montagna quei servizi di prossimità senza i quali diventa difficile frenare lo spopolamento in corso.

A Tondo, i due consiglieri hanno chiesto di verificare la chiusura degli uffici postali di Timau, Cave del Predil e Piano Arta Terme, e di come Poste Italiane proseguirà con molte altre sedi periferiche. Inoltre, desiderano sapere se è stato sottoscritto il protocollo d'intesa annunciato, con l'auspicio che nel frattempo l'Amministrazione regionale abbia predisposto una serie di proposte alternative ai programmi aziendali di Poste Italiane.