PD: Marsilio e Della Mea, prospettata chiusura uffici postali montani
(ACON) Trieste, 21 dic - COM/RC - La Giunta regionale, con una
delibera del 12 novembre scorso, ha deciso di sottoscrivere con
Poste Italiane un protocollo di intesa finalizzato a far
sospendere immediatamente il ridimensionamento della presenza di
Poste Italiane stessa in Friuli Venezia Giulia. Purtroppo nei
giorni scorsi è stata comunque annunciata la chiusura degli
uffici postali di Piano Arta Terme, Cave del Predil e Timau. Ciò
significa che di questo passo Poste Italiane riuscirà
indisturbata a chiudere 10 uffici e razionalizzarne altri 11.
La notizia fa parte di una interrogazione dei consiglieri del PD
Enzo Marsilio e Sandro Della Mea, i quali ricordano di aver
sollecitato la Giunta Tondo almeno dal 2010 a dialogare con Poste
Italiane per cercare una possibile intesa sul Piano di
ristrutturazione della società.
Sinora ci era stato risposto che la dirigenza di Poste Italiane
rifiutava il dialogo - spiegano Marsilio e Della Mea - oggi ci fa
piacere apprendere che qualcosa si sta muovendo. Ci fa anche
piacere sapere che ci si impegna a convocare un incontro per
trasformare alcuni uffici postali in centri di multiservizi, come
da tempo avevamo suggerito. È questa la strada da percorrere se
si vuole, da un lato, riguadagnare gli uffici di cui è prevista
la chiusura o il ridimensionamento e, dall'altro, garantire in
montagna quei servizi di prossimità senza i quali diventa
difficile frenare lo spopolamento in corso.
A Tondo, i due consiglieri hanno chiesto di verificare la
chiusura degli uffici postali di Timau, Cave del Predil e Piano
Arta Terme, e di come Poste Italiane proseguirà con molte altre
sedi periferiche. Inoltre, desiderano sapere se è stato
sottoscritto il protocollo d'intesa annunciato, con l'auspicio
che nel frattempo l'Amministrazione regionale abbia predisposto
una serie di proposte alternative ai programmi aziendali di Poste
Italiane.