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PD: Brussa, valorizzare il ruolo degli insegnanti

28.12.2012
12:59
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/AB - La Giunta regionale interverrà presso il Governo nazionale "affinché nei provvedimenti che si intenderanno assumere, la professione e il ruolo degli insegnanti vengano valorizzati e non penalizzati, anche in considerazione delle già note difficoltà che riguardano il mondo della scuola, sia da un punto di vista economico, sia strutturale".

È questo l'impegno previsto dall'ordine del giorno, approvato dal Consiglio regionale in sede di Finanziaria, presentato dal consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa e sostenuto dai colleghi Menis, Codega, Brandolin, Gabrovec e Travanut.

"Era opportuno - afferma Brussa - che il Consiglio regionale esprimesse solidarietà nei confronti degli insegnanti delle scuola di ogni ordine e grado. La categoria degli insegnanti viene troppo spesso etichettata come una casta di lavoratori impegnata per poche ore al giorno e che può godere di oltre due mesi di vacanza, mentre la realtà è diversa e l'impegno del corpo docente va ben oltre le 18 ore ufficiali di insegnamento".

L'ordine del giorno è stato redatto anche in seguito alla volontà espressa dai docenti del Friuli Venezia Giulia di presentare una mozione al Consiglio regionale con cui chiedere l'attenzione dei rappresentanti politici e il sostegno presso il Governo e soprattutto con l'opinione pubblica.

"Oltre alla solidarietà è importante che venga espresso anche un atto di stima nei confronti del corpo insegnante, considerato che la nostra regione, in base alle rilevazioni Ocse, risulta tra le migliori per livello di istruzione in Italia, ma anche alla pari con i migliori sistemi di istruzione in Europa. Prova ne sia - prosegue - che i nostri studenti hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e premi internazionali. Riconoscimenti dovuti al lavoro dei ragazzi, ma anche sicuramente alla professionalità del corpo docenti, serio e preparato. Risulta incomprensibile come questa categoria, che dovrebbe essere messa nelle condizioni di lavorare al meglio, anche in considerazione dell'evoluzione della società dove esistono sempre maggiori complessità in termini sociali e tecnologici, venga invece vista ancora come una casta di persone che lavorano solo 18 ore al giorno".

Il consigliere del PD evidenzia che, oltre alle ore scolastiche, il lavoro dell'insegnante si basa anche su tante ore extrascolastiche, necessarie per la preparazione delle lezioni, per la correzione degli elaborati, per le attività collegiali, per il rapporto con i genitori. Ore di lavoro sommerse e non visibili, a cui si aggiungono competenze e responsabilità prima sconosciute per poter affrontare nuove sfide sociali, culturali e professionali che si giocano sul campo della gestione della classi multietniche, delle difficoltà e disturbi di apprendimento, dell'integrazione scolastica di studenti con disabilità, delle nuove tecnologie, della gestione del bullismo e della violenza minorile.

"L'intervento del Governo regionale con quello nazionale è necessario perché questa professione venga tutelata e gli insegnanti non siano tacciati di essere dei lavativi, ma vengano anzi lodati perché, nonostante le difficoltà della scuola, restano un punto fermo, essenziale e necessario per costruire la convivenza sociale e accrescere la conoscenza. Ci piace parlare di scuola europea, ma non ci ricordiamo che in altri Paesi dell'Europa gli insegnanti vengono ampiamente valorizzati: questo può essere un primo passo per un approccio diverso anche in Italia".