PD: Brussa, valorizzare il ruolo degli insegnanti
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/AB - La Giunta regionale
interverrà presso il Governo nazionale "affinché nei
provvedimenti che si intenderanno assumere, la professione e il
ruolo degli insegnanti vengano valorizzati e non penalizzati,
anche in considerazione delle già note difficoltà che riguardano
il mondo della scuola, sia da un punto di vista economico, sia
strutturale".
È questo l'impegno previsto dall'ordine del giorno, approvato dal
Consiglio regionale in sede di Finanziaria, presentato dal
consigliere regionale del Partito Democratico Franco Brussa e
sostenuto dai colleghi Menis, Codega, Brandolin, Gabrovec e
Travanut.
"Era opportuno - afferma Brussa - che il Consiglio regionale
esprimesse solidarietà nei confronti degli insegnanti delle
scuola di ogni ordine e grado. La categoria degli insegnanti
viene troppo spesso etichettata come una casta di lavoratori
impegnata per poche ore al giorno e che può godere di oltre due
mesi di vacanza, mentre la realtà è diversa e l'impegno del corpo
docente va ben oltre le 18 ore ufficiali di insegnamento".
L'ordine del giorno è stato redatto anche in seguito alla volontà
espressa dai docenti del Friuli Venezia Giulia di presentare una
mozione al Consiglio regionale con cui chiedere l'attenzione dei
rappresentanti politici e il sostegno presso il Governo e
soprattutto con l'opinione pubblica.
"Oltre alla solidarietà è importante che venga espresso anche un
atto di stima nei confronti del corpo insegnante, considerato che
la nostra regione, in base alle rilevazioni Ocse, risulta tra le
migliori per livello di istruzione in Italia, ma anche alla pari
con i migliori sistemi di istruzione in Europa. Prova ne sia -
prosegue - che i nostri studenti hanno ottenuto numerosi
riconoscimenti e premi internazionali. Riconoscimenti dovuti al
lavoro dei ragazzi, ma anche sicuramente alla professionalità del
corpo docenti, serio e preparato. Risulta incomprensibile come
questa categoria, che dovrebbe essere messa nelle condizioni di
lavorare al meglio, anche in considerazione dell'evoluzione della
società dove esistono sempre maggiori complessità in termini
sociali e tecnologici, venga invece vista ancora come una casta
di persone che lavorano solo 18 ore al giorno".
Il consigliere del PD evidenzia che, oltre alle ore scolastiche,
il lavoro dell'insegnante si basa anche su tante ore
extrascolastiche, necessarie per la preparazione delle lezioni,
per la correzione degli elaborati, per le attività collegiali,
per il rapporto con i genitori. Ore di lavoro sommerse e non
visibili, a cui si aggiungono competenze e responsabilità prima
sconosciute per poter affrontare nuove sfide sociali, culturali e
professionali che si giocano sul campo della gestione della
classi multietniche, delle difficoltà e disturbi di
apprendimento, dell'integrazione scolastica di studenti con
disabilità, delle nuove tecnologie, della gestione del bullismo e
della violenza minorile.
"L'intervento del Governo regionale con quello nazionale è
necessario perché questa professione venga tutelata e gli
insegnanti non siano tacciati di essere dei lavativi, ma vengano
anzi lodati perché, nonostante le difficoltà della scuola,
restano un punto fermo, essenziale e necessario per costruire la
convivenza sociale e accrescere la conoscenza. Ci piace parlare
di scuola europea, ma non ci ricordiamo che in altri Paesi
dell'Europa gli insegnanti vengono ampiamente valorizzati: questo
può essere un primo passo per un approccio diverso anche in
Italia".