La Destra: Baritussio, rischioso spostare zona franca dal molo 57
(ACON) Trieste, 3 gen - COM/MPB - "Risolvere la questione dello
spostamento della zona franca dal Molo 57 del Porto Nuovo di
Trieste al fine di scongiurare eventuali spostamenti da parte
degli operatori interessati verso altri lidi o Stati vicini che
avrebbero gravi ripercussioni sull'indotto occupazionale locale".
A chiederlo è il consigliere regionale di La Destra Franco
Baritussio in un'interpellanza presentata all'assessore regionale
ai Trasporti Riccardo Riccardi.
"Fino a qualche tempo fa - rileva Baritussio - la linea dei
traghetti albanesi svolgeva le operazioni di ormeggio e di
scarico delle merci nel porto di Trieste al Molo 57, in quanto
zona franca all'interno del Porto Nuovo.
"Da qualche settimana, però, a seguito di un atto prefettizio
emanato anche al fine di agevolare l'attività con i traghetti
greci (appartenenti all'area UE), la zona franca presso il Molo
57 è stata tolta. Circostanza che, da quanto si apprende, avrebbe
già fatto registrare un rallentamento e un calo delle operazioni
con i traghetti della linea albanese di circa il 30%, incidendo
in negativo anche su un indotto che interessa oltre 150
lavoratori locali.
"Alle linee albanesi - prosegue l'esponente de La Destra -
sarebbe stata indicata l'area dello Scalo Legnami come futuro
punto di ormeggio in zona franca nel porto di Trieste. Un
importante elemento disincentivante potrebbe derivare dal fatto
che già due anni fa gli operatori albanesi dovettero affrontare
spese per l'allestimento degli uffici al Molo-Magazzino 57 e,
quindi, oggi si troverebbero nuovamente costretti a fare fronte a
oneri analoghi, se non addirittura superiori, a quelli già allora
sopportati.
"Vista l'importanza della questione - conclude Baritussio -
chiedo all'assessore Riccardi di approfondire assieme alle
autorità competenti e, se opportuno, anche con gli operatori
interessati, le cause effettive del citato calo delle operazioni
di ormeggio e di scarico merci da parte dei traghetti albanesi,
nonché di verificare le opportune soluzioni utili al recupero
delle attività, possibilmente mirando a una prospettiva stabile
per il futuro. E' comunque importante scongiurare il rischio che
gli operatori dei traghetti albanesi trasferiscano la loro
attività in altri lidi o Stati vicini, con gravi ripercussioni
sull'indotto occupazionale locale".