Presidente Franz: basta aperture illimitate dei negozi
(ACON) Trieste, 7 gen - COM/AB - "Per rilanciare i consumi, che
nel 2012 in Italia hanno registrato la maggiore contrazione dal
secondo Dopoguerra, è necessario mettere in atto efficaci
interventi strutturali quali, ad esempio, la riduzione del cuneo
fiscale che attualmente incide troppo pesantemente sulle buste
paga dei lavoratori, già di per sé misere: solo in questo modo le
famiglie saranno messe nelle condizioni di spendere di più, non
di certo attraverso misure di mera facciata come quella della
deregulation nel settore del commercio che ha fallito, con tutta
evidenza, l'obiettivo per il quale era stata introdotta, ovvero
dare nuovo slancio all'economia del Paese".
Il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz, da anni in
prima fila contro le aperture domenicali e festive illimitate dei
negozi, a festività natalizie concluse e in concomitanza con
l'inizio dei saldi, ritorna su questo scottante argomento per
ribadire come, in realtà, il regime di deregulation abbia
unicamente provocato gravi disagi per i lavoratori del settore
commercio, che in molti casi hanno dovuto alzare le serrande
persino il giorno di Santo Stefano, e per le loro famiglie, che
sempre più spesso non riescono a trovare gli adeguati spazi per
riunirsi a causa di orari di lavoro sempre più totalizzanti.
"La riprova di come non sia sufficiente aumentare il numero di
giornate di apertura dei negozi per rilanciare l'economia -
precisa Franz - è fornita da un recente studio del Codacons, dal
quale emerge come il periodo natalizio appena concluso verrà
ricordato come il peggiore degli ultimi 10 anni sul fronte dei
consumi, con un calo di oltre il 20% rispetto all'anno scorso. E,
stando alle prime stime, stentano a decollare anche i saldi
appena cominciati in regione, nonostante i prezzi scontati delle
merci".
"La contrarietà a una deregulation selvaggia - nota Maurizio
Franz - sta facendo registrare un fronte ampio, che va da
Confcommercio a Confesercenti, dai sindacati dei lavoratori alla
Chiesa Cattolica che in più occasioni, da ultimo nel corso
dell'omelia della messa dello Spadone di Cividale, ha rivolto un
appello affinché si mediti attentamente sul valore della domenica
quale giorno di riposo e sulle gravi ripercussioni di carattere
sociale che la liberalizzazione delle giornate di apertura dei
negozi sta provocando."
"Di fronte a istanze così accorate ed eterogenee - conclude Franz
- la Regione riaffermi la propria autonomia e si riappropri della
potestà legislativa in materia di commercio, che le discende
direttamente dalla Carta costituzionale, affinché si possa
ritornare in tempi brevi a una regolamentazione capace di
garantire l'adeguato contemperamento delle esigenze e degli
interessi di tutti i soggetti coinvolti nel settore".