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PD: Codega, allarme rosso per le inizitive culturali regionali

10.01.2013
15:39
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/RC - La questione - afferma il consigliere regionale del PD Franco Codega - non è soltanto la guerra delle cifre per sapere qual è il taglio generale delle risorse alla cultura rispetto allo scorso anno. Il problema, qui, è che interi settori rischiano di sparire del tutto.

Quanto alle attività portate avanti dai 67 enti cosiddetti a tabella (ovvero quelli di interesse regionale) e dalle centinaia di associazioni e centri culturali del territorio che attingono alla legge regionale n. 68 del 1981, le risorse messe a disposizione - prosegue Codega - non sono sufficienti nemmeno ad attribuire loro il minimo previsto dalla stessa norma.

Infatti, l'assegnazione del minimo previsto a tutti i 67 enti a tabella richiederebbe 1.212.000 euro. Non solo. Lo stesso capitolo ove sono allocate queste risorse deve garantire, sempre per la stessa norma (commi 59 e 60 dell'articolo 6 della Finanziaria regionale 2013), anche 200.000 euro per le iniziative delle Province e dei Comuni capoluogo. Il capitolo 5.442, quindi, dovrebbe disporre, per poter assegnare quanto previsto in norma, di almeno 1.412.000 euro. Peccato che ne abbia solo 1.211.000.

Inoltre il capitolo è quello che dà le risorse anche per le iniziative culturali previste dalla LR 68/1981: a essa ricorrono tutta una miriade di realtà culturali che fanno attività in campo teatrale, cinematografico, umanistico, scientifico, artistico e sociale. Ebbene - è l'allarme del consigliere di opposizione - per tutti queste realtà non c'è proprio nulla. Lo scorso anno le stesse avevano potuto usufruire di una dotazione iniziale di 588.300 euro salita poi, in assestamento di bilancio, a 1.738.00 euro. Ora non c'è letteralmente nulla.

La necessità di implementazione immediata del capitolo, pertanto, non è, come afferma il consigliere Piero Camber, di 550.000 euro, ma di almeno un milione di euro. Questo già mettendo in conto, sulle risorse della LR 68/1981, un taglio del 30% rispetto allo stanziamento iniziale dello scorso anno. In assestamento, poi, si dovrà di nuovo intervenire in maniera significativa. Se non si interviene subito - ammonisce Codega - sarà la chiusura e la morte di tante iniziative.