PD: Codega, allarme rosso per le inizitive culturali regionali
(ACON) Trieste, 10 gen - COM/RC - La questione - afferma il
consigliere regionale del PD Franco Codega - non è soltanto la
guerra delle cifre per sapere qual è il taglio generale delle
risorse alla cultura rispetto allo scorso anno. Il problema, qui,
è che interi settori rischiano di sparire del tutto.
Quanto alle attività portate avanti dai 67 enti cosiddetti a
tabella (ovvero quelli di interesse regionale) e dalle centinaia
di associazioni e centri culturali del territorio che attingono
alla legge regionale n. 68 del 1981, le risorse messe a
disposizione - prosegue Codega - non sono sufficienti nemmeno ad
attribuire loro il minimo previsto dalla stessa norma.
Infatti, l'assegnazione del minimo previsto a tutti i 67 enti a
tabella richiederebbe 1.212.000 euro. Non solo. Lo stesso
capitolo ove sono allocate queste risorse deve garantire, sempre
per la stessa norma (commi 59 e 60 dell'articolo 6 della
Finanziaria regionale 2013), anche 200.000 euro per le iniziative
delle Province e dei Comuni capoluogo. Il capitolo 5.442, quindi,
dovrebbe disporre, per poter assegnare quanto previsto in norma,
di almeno 1.412.000 euro. Peccato che ne abbia solo 1.211.000.
Inoltre il capitolo è quello che dà le risorse anche per le
iniziative culturali previste dalla LR 68/1981: a essa ricorrono
tutta una miriade di realtà culturali che fanno attività in campo
teatrale, cinematografico, umanistico, scientifico, artistico e
sociale. Ebbene - è l'allarme del consigliere di opposizione -
per tutti queste realtà non c'è proprio nulla. Lo scorso anno le
stesse avevano potuto usufruire di una dotazione iniziale di
588.300 euro salita poi, in assestamento di bilancio, a 1.738.00
euro. Ora non c'è letteralmente nulla.
La necessità di implementazione immediata del capitolo, pertanto,
non è, come afferma il consigliere Piero Camber, di 550.000 euro,
ma di almeno un milione di euro. Questo già mettendo in conto,
sulle risorse della LR 68/1981, un taglio del 30% rispetto allo
stanziamento iniziale dello scorso anno. In assestamento, poi, si
dovrà di nuovo intervenire in maniera significativa. Se non si
interviene subito - ammonisce Codega - sarà la chiusura e la
morte di tante iniziative.