News


PD: Lupieri, Commissione amianto e immobilismo della Giunta regionale

15.01.2013
16:49
(ACON) Trieste, 15 gen - COM/RC - Si è consumato stamane in III e IV Commissione del Consiglio regionale - afferma l'esponente del PD Sergio Lupieri - il rito dell'audizione della Commissione regionale amianto sugli esiti dei lavori della V conferenza tenutasi lo scorso giugno a Gorizia e conseguenti proposte operative.

È emerso una volta di più - dichiara Lupieri - come l'amianto sia una vera emergenza salute per i cittadini della regione, che non deve però restare un argomento di cui si parla solo in queste occasioni, ma deve avere una risposta politica da parte della Giunta regionale in modo che occasioni come questa audizione non si ripetano di anno in anno con le stesse considerazioni e gli stessi problemi.

È stato lo stesso presidente della Commissione amianto, Mauro Melato, a ricordare - fa presente il consigliere - come purtroppo nulla sia stato fatto negli ultimi anni, nonostante sia emersa la necessità di un sostanziale aggiornamento della legge regionale sull'amianto per affrontare con maggiore forza l'assistenza delle persone colpite da mesotelioma pleurico, la prevenzione, la ricerca, lo smaltimento ambientale. È emersa pure la difficoltà di incrociare i dati della mappatura dei siti inquinati da amianto fatta dall'Agenzia dell'ambiente Arpa e le valutazioni sulle aree già bonificate fatte dalle Aziende sanitarie, non condividendo le strutture regionali gli stessi data base.

Lupieri sottolinea quanto sarebbe utile che l'Arpa si attivasse per inviare alle Province e ai Comuni i risultati della mappatura aerea delle zone a maggiore concentrazione di amianto, in modo da sensibilizzare gli enti locali e nel contempo agire da stimolo per le bonifiche. Sarebbe inoltre davvero utile prevedere la Tac spirale sugli esposti per monitorare l'indice di rischio e prevenire il mesotelioma pleurico, rendendo gratuiti ai cittadini coinvolti gli esami di controllo.

Dall'audizione è pure emerso come la mozione presentata alla Giunta regionale e approvata all'unanimità dall'Aula nel luglio 2009 per stabilire che, per l'accertamento dell'esposizione all'amianto dei lavoratori marittimi, sia sufficiente il solo foglio matricolare, non ha avuto alcun riscontro da parte del ministero competente. I lavoratori marittimi esposti all'amianto sono 700 nel solo Friuli Venezia Giulia e hanno preclusa la possibilità di ottenere quei benefici di legge che altri lavoratori hanno ottenuto.

Infine, Lupieri ha rilevato la necessità di avere un maggior numero di operatori per i controlli nei cantieri edili, nei cantieri navali e sui siti a rischio, perché con una maggiore sorveglianza sanitaria si riducono le malattie professionali. Una maggiore informazione e sensibilizzazione sarebbero opportune per rendere coscienti tutti, istituzioni e cittadini, su un rischio così elevato.