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PD: Iacop, nominare un commissario per la Provincia di Udine

17.01.2013
18:50
(ACON) Trieste, 17 gen - COM/AB - Solamente grazie al senso di responsabilità si è potuta svolgere l'odierna della V Commissione consiliare per proseguire l'esame delle proposte di legge tese a procedere all'approvazione urgente di un provvedimento che non pregiudichi la possibilità di concretizzare la riorganizzazione del sistema istituzionale Regione-Autonomie locali, con particolare riferimento allo svolgersi delle elezioni per il rinnovo dell'Amministrazione provinciale di Udine.

Lo afferma Franco Iacop, consigliere regionale del PD, che aggiunge.

Si è purtroppo avuta la conferma che non esiste la volontà da parte della maggioranza di centrodestra di procedere ad alcun processo di riforma. Anzi Tondo, dopo numerosi proclami equivoci e annunci propagandistici - sottolinea Iacop - rinuncia di fatto ad attuare una riforma compiuta degli enti intermedi.

Il processo di razionalizzazione delle Province e delle loro funzioni in Friuli Venezia Giulia - continua il consigliere regionale del PD - deve per forza collegarsi alle disposizioni previste dall'ultima legge di stabilità, la 228 del 2013 che, per consentire la riforma organica della rappresentanza amministrativa locale, prevedono il differimento di un anno delle Province già commissariate e il commissariamento di quelle in scadenza nell'anno 2013.

La nostra Regione non può rimanere arretrata rispetto alle disposizioni di legge nazionali - sostiene Iacop - e deve perciò prevedere che la Provincia di Udine non proceda al rinnovo dei rispettivi organi elettivi, in scadenza nella primavera 2013, e in loro sostituzione venga nominato un commissario fino alla definizione della riorganizzazione complessiva prevista con apposita legge regionale.

Tondo, mantenendo la situazione attuale, ovvero la possibilità per l'Amministrazione provinciale di Udine di andare al rinnovo elettorale dei suoi organi - conclude Iacop - rischia fortemente di pregiudicare, per altri cinque anni, la possibilità di rendere operativi il riordino e la semplificazione del sistema delle Autonomie locali.